Libero di non esserlo.

Salve a tutti! Come state? Grazie, come sempre, per essere qui a leggere le mie parole. Ecco il libro di cui parleremo oggi, Libero di non esserlo di Luigi Chianese:

Dettagli prodotto

  • Copertina flessibile: 40 pagine
  • Editore: Marino (1 dicembre 2018)
  • Collana: L’Italia che vorrei
  • Autore: Luigi Chianese
  • Prezzo, in euro: 8,90
  • ISBN: 978-8832071276

Trama:

Questo libro è formato da una breve lettera che un uomo, ormai maturo e avanti con gli anni, decide di scrivere ai suoi defunti genitori. In questa lettera inizialmente racconta della politica dei suoi anni, precisamente dell’anno 2159, di com’è la situazione sociale in un’Italia che ormai è cambiata moltissimo dalla loro morte: tutta la gente viene controllata attraverso dei bracciali che regolano tutto il funzionamento del corpo, registrano le loro azioni e tante altre funzioni, di cui quasi nessuno è a conoscenza. L’Italia è ormai governata dalla tecnologia, l’uomo è riuscito a rendere Marte un posto abitabile e adesso, addirittura il figlio dell’uomo che scrive la lettera, Giorgio, ha deciso di abitarci.

Tutta questa tecnologia rende faticoso distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è, ma ricordo sempre a me stesso che i robot non provano emozioni, non hanno sentimenti. La paura, la rabbia, la tristezza, la gioia, l’amore, sono frammenti indissolubili che apparterranno sempre alle persone e che hanno distinto un insulso semplice operaio, l’uomo, dalle grosse e intelligenti nuove apparecchiature.

In questa lettera racconta brevemente della sua vita, del suo grande amore Federica, con la quale ha avuto un figlio, con la quale ha provato le più belle sensazioni, ma che lo ha anche fatto soffrire, perché è questo l’amore, no? Mettere tutto nelle mani della persona amata, dandogli tutte le armi per ferirti e sperare che non lo faccia. Ma spesso non è così.

Con il passare degli anni, l’autore della lettera inizia a sentirsi sempre più malinconico, ormai è solo, senza Federica, senza i suoi genitori, senza la vicinanza di suo figlio, mantiene solo dei rapporti tecnologici da cui non riesce a trarre lo stesso piacere dei rapporti sani, quelli dove si parla e si sorride l’uno di fronte all’altro. Tutto questo lo fa soffrire tremendamente…

Considerazioni personali

Trovo che la scrittura di questo autore sia molto fluida e scorrevole, riflessiva ma non pesante, la trama molto interessante e trovo sia un bello spunto, perché no (!), per la stesura di un ottimo romanzo magari più articolato!

Conclusioni

Ringrazio la casa editrice “Marino Editore” per avermi omaggiata con una copia gratuita del libro, presto vedrete altre recensioni qua sul blog riguardanti questa casa editrice. Vi lascio il link del sito web: prodotti (marinoeditore.it)

Portano avanti una bella iniziativa:

“Questo racconto appartiene alla Prima Edizione della Collana “L’Italia che vorrei”, concorso bandito dalla casa editrice Marino Editore. Il tema del concorso nasce dalla controversa situazione che stiamo vivendo nel nostro paese, e più in generale in tutta Europa, ai giorni nostri. Giorni difficili da vivere ed interpretare. Così, attraverso gli elaborati dei nostri ragazzi, vogliamo approfondire l’analisi del contesto sociale e culturale di ciò che sta accadendo. Perché abbiamo coinvolto soltanto i giovani? Per due motivi: prima di tutto, la loro giovane età gli permette di custodire ancora intatti, o quasi, gli ideali ed i valori più alti della nostra società; in secondo luogo hanno una visione del futuro più ottimistica e ricca di progetti e speranze, peculiarità queste indispensabili per la costruzione di un mondo migliore. In definitiva non abbiamo fatto altro che realizzare quello che tanti nel nostro tempo auspicano a gran voce per poi sistematicamente dimenticare: dare voce ai giovani. A te, che hai deciso di gustare la fantasia, la creatività ed i desideri di questi ragazzi, auguriamo… Buona lettura!”

Grazie anche all’autore, vi lascio il link del suo profilo Instagram: https://www.instagram.com/la_lettrice_/?hl=it

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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