En – I fili del destino di Aura Di Febo

En – I fili del destino è un romanzo profondamente introspettivo che porta il lettore a scandagliare l’animo dei suoi protagonisti!

En - I fili del destino
  • Titolo: En – I fili del destino
  • Autrice: Aura Di Febo
  • Casa editrice: Bookabook
  • Numero di pagine: 200 circa
  • Codice ISBN: 9788833237534
  • Prezzo: 15.00€ cartaceo, 6.99€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

Olufemi è un ragazzo nigeriano che lavora in un club notturno di Tokyo, è un immigrato che si è allontanato dalla propria patria non per i soliti motivi legati al guadagno o all’emancipazione, ma per qualcosa di più profondo che riguarda la propria natura, il proprio modo di essere che cozza con quella che è invece la cultura e la società nigeriana. Osserva la realtà in un modo tutto suo, filtrando ciò che nascondono le persone e la città stessa: dietro una Tokyo pulita, ordinata e impeccabile, infatti, viene celato molto sporco.

Hiroto è un fotografo che viene ingaggiato per varie serate nei club, in caso di concerti e così via: ama l’oscurità, fotografa per comprendere il senso della luce e in qualche modo comprendere anche il senso del mondo, arrivando alla sua realtà. Purtroppo è molto semplice vivere all’interno dell’oscurità che cattura nella sua spirale, ben presto diventa succube delle sostanze stupefacenti che inizia anche a spacciare per conto di un’influente famiglia appartenente alla mafia giapponese, quella dei Sakamoto.

Nin è una ragazza thailandese con una storia difficile alle spalle e un presente altrettanto complesso, nel giro della prostituzione fin da ragazzina, venduta ai giapponesi come tante altre sue colleghe asiatiche; c’è qualcosa che però la rende diversa nel suo giro: lavora per intrattenere i clienti nei club e farli bere, ma è di proprietà esclusiva del figlio di Sakamoto che la desidera tutta per sé, avendone il totale controllo. Ma c’è una vita, adesso, che sta crescendo dentro di lei e farà cambiare totalmente il suo ordine di priorità, che le farà riacquisire una forte consapevolezza del suo valore.

Julie invece si discosta inizialmente dallo scenario giapponese, pur essendone originaria, adesso abita a Parigi dove lavora come ginecologa; una taciturna distanza con suo marito e una notizia che pesa come un macigno passano in secondo piano quando riceve una chiamata che la avverte dello stato di coma di suo nonna, che abita ancora in Giappone. Così carica su un aereo il proprio bagaglio, non costituito soltanto da vestiti, ma anche da segreti e sentimenti negativi e parte per raggiungerla, sperando di essere ancora in tempo per poterla salutare.

Le storie di ognuno di questi personaggi si evolvono lungo il corso del breve romanzo, ognuna in maniera chiara e completa: si alternano capitoli in cui si parla di Olufemi e il suo desiderio di comprensione di sé stesso e di tutto ciò che gli sta intorno, a capitoli in cui il focus è incentrato su Nin e sul suo desiderio di riscatto da una situazione che mette in pericolo costantemente la propria vita e quella del bambino che porta in grembo, a capitoli in cui osserviamo Hiroto con i suoi ingaggi che lo trascinano sempre di più verso un fondo profondamente oscuro, a capitoli in cui Julie si interroga circa la propria condizione e il suo modo di stare al mondo, quasi il senso stesso della propria esistenza.

In En – I fili del destino tutte queste storie legate a dei personaggi diversi, appartenenti molto spesso a sfere totalmente estranee fra di loro, finiscano invece per intrecciarsi in maniera inaspettata o più o meno naturale, creando dei legami attraverso dei sottili fili del destino che legano da sempre delle persone destinate a incontrarsi. Ma cosa sarà a unirli e che piega prenderanno poi le loro vite, sta a voi scoprirlo, immergendovi totalmente in queste storie e in questi personaggi stessi.

Le tematiche su cui invita a riflettere questo romanzo, nonostante la sua apparente brevità, sono molto importanti e meritano un ampio spazio in cui essere analizzate.

Tra le realtà raccontate all’interno delle varie storie, acquista particolare rilievo quella della criminalità organizzata, in particolare della mafia giapponese. La yakuza, appunto, è uno tra i gruppi criminali più potenti e ricchi al mondo, nonostante spesso non se ne senta parlare dai mass media: lavora nell’oscurità giapponese, nella notte e rappresenta in parte lo sporco della città che macchia anche tantissime persone che si ritrovano coinvolte in maniera più o meno diretta. Spesso è difficile anche intentare dei processi contro questa organizzazione, si preferisce che la mafia stessa si faccia giustizia da sola e si interviene solo di rado. Lo spaccio di sostanze stupefacenti, la potenza della criminalità di decidere riguardo la vita e l’esistenza stessa di moltissime persone, il giro di prostituzione, i regolamenti di conti fra un clan e l’altro e la gestione del potere all’interno dei clan stessi è una delle tematiche più presenti all’interno di queste pagine, così tremendamente attuale e molto poco affrontata nella letteratura odierna, dunque sicuramente un grande punto a favore nella scelta di questo romanzo.

Si parla molto anche del dolore, in tutte le sue svariate forme in cui può presentarsi: annullamento di sé, vendita del proprio corpo, corrosione interna attuata dalla presenza di troppi segreti, del dolore della perdita delle persone care e di quelle che invece sono ancora presenti, ma che sono sempre apparse lontane e distanti. Si parla del circolo vizioso della tossicodipendenza e della prostituzione: due mondi da cui difficilmente si riesce a uscire, soprattutto se dall’esterno non si ricevono i giusti aiuti è molto semplice arrivare a convincersi che le cose ormai debbano stare così, che non ci sia più niente da fare e che l’unico modo per andare ancora avanti è quello di continuare a girare vorticosamente in questo loop perpetuo.

Ma En – I fili del destino non è solo questo, è anche desiderio di riscatto verso un mondo che sembra d’improvviso essere molto diverso da come si immaginava, desiderio di vivere, lottare per migliorarsi e lottare per la vita che si porta in grembo, qualsiasi sia il rischio da correre, qualsiasi possa essere la paura da dover affrontare. In questo romanzo si parla di opportunità e di scelte che hanno il potenziale di stravolgere la vita in maniera radicale, si parla di persone vere, reali, che lottano quotidianamente con i propri demoni e con l’oscurità che sembra volerli sopraffare.

La tematica attorno a cui ruota tutto il romanzo, lo scopo stesso potremmo dire, è quella di far comprendere la potenza che hanno gli incontri sulle vite di ognuno: che siano quelli nati da un semplice scontro di sguardi a quelli che creano amicizie e amori, opportunità e vita, oscurità e morte. L’atmosfera giapponese si presta maggiormente a quest’aura legata al destino, alla non casualità. Questo romanzo invita a una sincera e profonda riflessione su questo tema: quanto spesso capita di incontrare persone, che senza saperlo ci cambiano la vita? Che sia un discorso fatto di fretta, per ingannare l’attesa in treno o in coda, o che sia qualcosa anche molto spesso legato a un trauma, che stravolge la vita.

Ho amato lo stile profondamente introspettivo attraverso cui l’autrice di En – I fili del destino ci guida nell’animo di ogni personaggio, facendolo in punta di piedi, attraverso una narrazione in terza persona che sembra farci scorrere davanti le scene di alcuni film che si alternano fra loro, fino a quando il lettore non inizia a sentirsi parte integrante del cast, del dietro le quinte. Osserviamo i personaggi nudi, spogliati di ogni protezione e leggiamo delle loro storie di vita quotidiana, del loro passato, dei loro sogni e paure, ansie e dolori, ma anche gioie e liberazioni.

Lo stile e il ritmo del romanzo riflettono la sua natura introspettiva, le descrizioni degli eventi e degli stati d’animo superano la presenza di dialoghi, pur senza rendere il ritmo statico e apparentemente immobile; il lessico utilizzato è facilmente accessibile a un pubblico ampio di persone, ma leggendo il romanzo si ha la sensazione di leggere qualcosa di profondamente ricercato, importante. I capitoli brevi e incisivi rendono la lettura fluida e scorrevole, alternando varie storie e vari personaggi.

Consiglio la lettura di questo romanzo a chiunque abbia voglia di riscoprirsi sognatore, di entrare a far parte della vita di personaggi che vivono vite complesse, che chiedono aiuto e finiscono per trovarsi, i loro fili finiscono per incontrarsi. Si tratta di un romanzo che invita alla riflessione riguardo una moltitudine inelencabile di tematiche, oltre all’invito a fermarsi a riflettere su sé stessi, sulla direzione della propria vita e su tutte le volte che si è scontrata con le direzioni di moltissime altre che hanno cambiato la nostra per sempre.

Perché nuotare controcorrente? Era galleggiando su una superficie di falsi sorrisi che andava alla deriva, una notte per volta.

Olufemi

Si stava invischiando sempre di più in qualcosa che non gli piaceva affatto, ma cui non sapeva come tirarsi fuori. Era come affondare nelle sabbie mobili: agitarsi avrebbe solo accelerato la sua caduta, ma rimanere immobile non sarebbe certo bastato a salvarlo. Al massimo, avrebbe solo prolungato la sua agonia.

Hiroto

In fondo, l’appellativo che usava non cambiava la natura del suo lavoro, anzi, sentirsi chiamare con un altro nome aveva i suoi risvolti positivi, concedendole il lusso di far finta di essere un’altra persona.

Nin, detta Achara

Anche lei, come sua nonna, era in attesa, incapace di andare avanti. Era costretta a una lentezza che non le apparteneva, la metteva a disagio. Mai come in quel momento di stasi forzata, Julie si rendeva conto di aver passato la vita a correre: c’erano sempre nuovi orizzonti da perseguire, nuovi traguardi da raggiungere, e lei aveva vissuto nell’ansia di dover stare al passo per non farseli sfuggire. Aveva misurato la vita in una catena di inseguimenti, ognuno intrapreso ancor prima di concludere l’altro.

Julie

Ringrazio sia l’autrice che la casa editrice per l’opportunità che mi è stata fornita con questo romanzo.

En - I fili del destino

Sull’autrice:

Aura Di Febo. Abruzzese di origini e cuore, lascia la natale Silvi per frequentare l’università e da allora si divide tra Italia, Giappone e Inghilterra. Dopo le lauree in Lingua e Cultura giapponese a Roma e Napoli, il dottorato l’ha portata a Manchester, dove tuttora vive, insegna giapponese, lavora per il governo inglese e scrive. Ha pubblicato diversi saggi su buddhismo e attivismo sociale in Giappone, ma En – I fili del destino è il suo primo romanzo. Ha scelto di ambientarlo a Tokyo, città che ama in tutte le sue sfaccettature, perché è il luogo ideale per parlare di caso e incontri.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

2 Risposte a “En – I fili del destino di Aura Di Febo”

  1. Questo è il libro perfetto per me. Ti ringrazio per averne parlato in modo così approfondito perché non lo conoscevo. Appena posso lo recupero, sono certa che al suo interno troverò il genere di storie che preferisco ❤️❤️

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *