Limbo – Una storia di amicizia e redenzione

Se siete alla ricerca di un romanzo che racconti una storia ambientata nel limbo, di amicizia e di un viaggio ultraterreno, questo romanzo fa per voi!

Limbo
  • Titolo: Limbo – Una storia di amicizia e redenzione
  • Autore: Alan Risi
  • Numero di pagine: 275 circa
  • Codice ISBN: 9798373970822
  • Prezzo: 10.99€ copertina flessibile, 17.49€ copertina rigida, 2.99€ e-book
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Nella notte tra la Vigilia di Natale e il Natale stesso del 2021, sul ciglio di una delle tante strade di New York, perde la vita Adam Ruskin. Si risveglia dopo un po’ di tempo in una zona arida e deserta, con un forte mal di testa: gli ci vuole un po’ per realizzare ciò che è effettivamente avvenuto. Nonostante la sua giovane età, in seguito a un incidente, è deceduto e adesso si trova nel Limbo.

Il Limbo rappresenta un luogo ultraterreno, ma più che altro anche un insieme di stati d’animo: la gente che vi si trova è condannata a restare lì per l’eternità, in un ciclico e perpetuo ripetersi degli stessi gesti, senza potersi nutrire, in degli accampamenti simili a delle baraccopoli. Le anime spesso non riescono a comprendere neanche il reale motivo per cui si trovino in questo posto di mezzo, nel quale sono destinati tutti coloro che nella vita non hanno saputo scegliere, non hanno mai deciso di schierarsi, che non hanno dato retta ai propri sentimenti o a quelli di chi gli stava attorno.

Desolazione, frustrazione, nostalgia del mondo terreno al quale alcune anime restano più legate di altre, solitudine e angoscia sono quasi palpabili nell’atmosfera che si respira attraversando il paesaggio anch’esso desolato e apparentemente vuoto di questo posto ultraterreno. Entrando a far parte di questo mondo, sarebbe semplice lasciarsi contagiare dal malumore generale, rinchiudersi nell’apatia e nell’assenza apparente di qualsiasi tipo di emozione, ma non è assolutamente ciò che deve fare Adam se vuole uscirne.

All’inizio del romanzo, infatti, ad Adam viene proposta una via d’uscita da questo luogo senza tempo: se riuscirà a trovare un suo ex amico, con il quale ha condiviso gioie e dolori, passioni e sogni, desideri e progetti futuri, ma dal quale è stato anche profondamente deluso. Albert, così si chiama, ha tradito la sua fiducia e trovarlo e perdonarlo in maniera sincera è l’unico modo che ha il protagonista del romanzo per poter uscire dal Limbo e per consentire anche ad Albert stesso di poterlo fare. Insomma, si tratta di chiudere una questione in sospeso che rende l’anima di Adam pesante e ancorata a quel posto, un po’ come quella di molte anime che restano a vagare sulla Terra per le medesime ragioni.

Grazie a questa opportunità Adam inizia a intraprendere un viaggio che lo condurrà a esplorare e conoscere meglio la maggior parte del territorio in cui è vincolato a restare fino a quando non porterà la missione a termine: conoscerà tanti personaggi che saranno rispettivamente più o meno importanti all’interno del suo percorso, ma che gli faranno comprendere come anche in un posto così cupo emotivamente possano invece nascere delle amicizie e ci si possa sorprendere con poco. Durante il viaggio sarà spesso tormentato ancora da molte questioni legate alla sua vita terrena: coloro che ha abbandonato sulla Terra, avvertono la sua mancanza? I suoi legami erano veri, o semplicemente costituivano dei modi per fuggire alla sofferenza? Del suo lavoro che lo portava ad accumulare e spendere molto denaro, c’è qualcosa che lo rendeva fiero? Verrà tormentato anche da visioni di episodi della sua vita in cui avrebbe potuto comportarsi diversamente, essere una persona migliore.

Se riuscirà o meno nella sua missione lo potete scoprire solo arrivando al termine del romanzo, ma nel mentre godetevi il viaggio, fate vostre le storie che vengono raccontate e soffermatevi a riflettere sugli aneddoti che vengono raccontati: questa è la chiave per l’ascesa verso un posto migliore, non fermarsi alla superficie, ma scavare più a fondo.

Nel corso del romanzo la scansione temporale non è molto chiara, spesso avrete la sensazione che il tempo sia immobile, altre che stia invece trascorrendo molto velocemente; essendo un posto non propriamente fisico, la scansione delle giornate non funziona come sul nostro pianeta e ciò crea confusione nel protagonista.

Adam è un personaggio con un forte senso di ironia e autoironia, pertanto all’interno della storia sono spesso inserite delle battute che possono risultare più o meno sarcastiche e più o meno adeguate al contesto e che stemperano l’atmosfera desolata e triste; ma la caratteristica che colpisce maggiormente di questo protagonista è, soprattutto inizialmente, il suo senso di superiorità rispetto a tutti gli altri che si trovano bloccati in quel luogo proprio come lui: riconosce, seppur a fatica e ponendosi molti interrogativi, di non essere stato sulla Terra la versione migliore di uomo che potesse invece essere, ma ciò non lo guida a sentirsi al pari dei suoi compagni. Per lui è semplice notare gli errori che hanno commesso gli altri in vita, molti dei quali continuano a ripetersi anche adesso nella loro vita da morti, ma difficilmente riesce a comprendere che non siano poi tanto diversi dai suoi. All’interno del romanzo questo lo porta a oscillare perennemente in dei cambiamenti repentini: se un attimo prima sembra essersi avviato al miglioramento personale, quello dopo si ritrova a fare nuovamente un passo indietro.

La vita del protagonista è stata caratterizzata da una corsa frenetica all’arricchimento e un desiderio smanioso del successo, senza però avere nessuno con cui gioirne o con cui potersi sentire realizzato. La sua vita, come quella di moltissimi, è stata caratterizzata dalla solitudine e può essere il frutto di scelte personali o altrui, ma il fatto che la solitudine terrena rispecchi perfettamente la solitudine ultraterrena nella quale vivono le anime del Limbo è uno dei temi caratterizzanti di questo romanzo.

Altre tematiche affrontate sono anche inerenti alla realizzazione personale, ai sogni a cui presto si rinuncia, alla violenza domestica e a come questa segni la vita delle vittime, il potere economico e di come questo cambi le persone, oltre alla presenza di numerose critiche rivolte alla società odierna inerenti all’automazione umana, al degrado dei valori e così via.

Fondamentale in questo romanzo e per il viaggio stesso del protagonista è l’amicizia, che gli consente di superare numerose insidie del suo cammino, guidandolo anche ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé e delle persone che gli stanno attorno. Altra tematica che viene ampliamente affrontata, in maniera più o meno diretta, è quella della fede, correlata naturalmente alla natura stessa dei luoghi in cui è ambientato il romanzo, alla loro ricca simbologia sia materiale che numerica.

Ma voi, come immaginereste il Limbo, o in generale il mondo ultraterreno? Vi dico come lo ha immaginato l’autore: non un luogo con capanne in legno come gli uomini primitivi, ma un luogo strettamente collegato all’evoluzione e al progresso tecnologico del nostro pianeta, dotato di moltissimi comfort che non immaginiamo, ma ovviamente bisogna salire di livello per ottenerli!

La narrazione è in prima persona, sin dalle prime righe questo romanzo appare come una lunga lettera che il protagonista, Adam Ruskin, decide volontariamente di scrivere a un ipotetico gruppo di lettori, ciò consente per la natura stessa del racconto di immedesimarsi maggiormente. Si alternano periodi maggiormente descrittivi a periodi dialogativi, trovando spesso qualche periodo dedicato a una sorta di monologo interiore introspettivo, che rappresenta la parte maggiormente riflessiva offerta dal romanzo.

Lo stile è molto semplice, la lettura scorre abbastanza velocemente, pertanto il pubblico a cui si rivolge è molto ampio e variegato; nel corso del romanzo, però, sono presenti dei punti in cui personalmente ho notato un cambiamento troppo brusco e repentino che stona con il tono del viaggio e della redenzione.

Il Limbo è il nulla. E’ terra di lacrime e sospiri, ultima destinazione di ignavi, vigliacchi e poveri di spirito; gente che nemmeno in fin di vita trova il coraggio di guardare dentro al proprio cuore. E’ qui che queste anime dovranno trascorrere l’eternità, meditando su ciò che è stato e su ciò che poteva essere. Alcuni dicono sia il posto più simile all’Inferno ubicato alle porte del Paradiso.

Quando siamo vivi, tentiamo a dare il domani per scontato. Siamo convinti che avremo sempre il tempo necessario di sistemare le questioni in sospeso, di terminare ciò che abbiamo cominciato. la verità è che, per qualcuno, quel domani non arriverà; e, potete credermi sulla parola, nessuno verrà ad avvisarvi, non avrete il tempo di organizzare la partenza. D’un tratto quel filo invisibile che vi tiene ancorati al suolo si spezzerà, e tutto ciò a cui tenete non conterà più nulla e ogni legame verrà lasciato indietro.

Sull’autore:

Alan Risi, alla perpetua ricerca del bizzarro, del fantastico e dell’invisibile. Ha pubblicato su Amazon anche In tenebris.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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