Le tre parti del cuore recensione

Le tre parti del cuore è un romanzo che ha tanto da offrire a chi lo legge, c’è bisogno che si vada oltre agli eventi narrati per come sono, ma che li si comprenda, anche grazie alle parola della narratrice della storia, Megan.

Le tre parti del cuore recensione
  • Titolo: Le tre parti del cuore
  • Autrici: Loredana Falcone e Laura Costantini
  • Casa editrice: goWare
  • Numero di pagine: 490 circa
  • Codice ISBN: 9788833634173
  • Prezzo: 18.99€ cartaceo, 3.99€ / 7.99€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

Cosa poteva succedere quando due sorelle, un po’ per scelta, americane si trasferiscono a Parigi per inseguire i propri sogni, senza avere a disposizione molto denaro?

Jill fa la cameriera, ma il suo vero sogno è quello di diventare una stilista e costruire un marchio e un atelier tutto suo! Il sogno di sua sorella, Megan, invece è quello di dipingere e esprimere le proprie emozioni attraverso l’arte, e perché no, che questa venga apprezzata da molti.

Tutto sembra procedere per il meglio, quando Jill si invaghisce di un pittore e lo aiuta nell’allestimento di una mostra, ma qui vi incontrerà la figura che avrà un ruolo centrale nel corso del romanzo: un critico d’arte, un po’ crudele e molto schietto, Christopher Jay Kilpatrick ( che verrà chiamato anche CJ o Chris ).

La narrazione è un continuo alternarsi, più o meno ripetutamente, del presente e del passato attraverso il racconto di Megan, da cui traspare molte volte nostalgia, tristezza, ma anche gioia e orgoglio.

Tra Jill e Chris si innescherà un testa a testa, un contraddirsi e mantenere ferma la propria posizione, ma paradossalmente questo li unirà e i due inizieranno a frequentarsi. Questo scontrarsi, però, in vari momenti creerà molte incomprensioni e molte fratture, che non li separeranno mai del tutto, ma li faranno soffrire.

Poi pensiamo anche a Megan, che scopre di provare dei sentimenti verso il fidanzato della sorella e soffre, perché non può fare questo alla persona più importante della sua vita, ma neanche negarsi un amore la fa stare bene, soprattutto visti i sentimenti ricambiati da parte di CJ. Le tre parti di un cuore è proprio questo: essere uniti da un legame un amore che non potrà mai essere diviso solo in due cuori, ma che ne coinvolgerà sempre un terzo.

Ad ognuno di noi questo potrebbe sembrare assurdo e saremmo portati a credere che c’è sempre qualcuno che si ama di più, qualcuno che dovrebbe bastarci, ma nella situazione che vivono Jill, Megan e Chris, questo non è possibile perché i sentimenti sono forti, come lo è anche il dolore che causa e comporta questa difficile situazione.

Saranno molti gli eventi che si susseguiranno nel corso del racconto, che vedranno come protagonisti questi tre personaggi, ma ci sarà anche la presenza di molti personaggi secondari che arricchiranno la storia. Le tematiche affrontate saranno moltissime, alcune di esse mi stanno molto al cuore.

La figura femminile ha un ruolo centrale in questa storia: Jill e Megan non sono più le solite donne del secolo scorso che si lasciavano amare e riempire di vizi dall’amato, ma sono le donne che credono fermamente nei propri sogni e lottano a tutto pur di realizzarli, anche se spesso a loro costa qualche sacrificio in più rispetto agli uomini.

Jill ha il sogno di aprire un atelier tutto suo e di poter finalmente sentire dentro di sé l’orgoglio per aver realizzato un proprio sogno, a questo non si concilia con la vita che la società vuole portarla a vivere: la donna di casa, che si prende cura del proprio marito e dei propri figli, mettendo da parte la sua carriera e, molte volte, anche se stessa. Ma non è solo la società del secolo scorso che imponeva questo ( non che in questi anni sia poi così migliore ), quanto anche la figura del marito stesso e questo creerà più volte molte tensioni all’interno del loro rapporto.

Ma anche la stessa Megan nutre una passione profonda verso l’arte e grazie ai suoi colori dà voce alle sue emozioni: per cosa dovrebbe rinunciare a questo? Un uomo? Qualcuno che non è neanche disposto a darle tutto il suo cuore, ma che deve sempre dividere? No, lei non è adatta questo ruolo e lo dimostrerà moltissime volte mantenendo intatta la propria indipendenza, il proprio sogno e la sua passione con tanta tenacia e determinazione.

Le tre parti del cuore ci racconta la storia di queste due giovani donne, incredibilmente legate tra di loro, ma anche alla propria sana ambizione e voglia di realizzarsi, che non rappresentano solo la singola Jill e la singola Megan, ma rappresentano un’intera fascia di donne che hanno vissuto una vita simile alla loro. Due personaggi che ho ammirato profondamente, nonostante le scelte sbagliate o giuste che l’amore può portarci a compiere, hanno sempre tentato di rimanere fedeli a se stesse e ai propri desideri, e ogni donna dovrebbe ricordarsi di farlo.

Le tre parti del cuore è un romanzo che mi ha fatto soffrire profondamente, perché si vive il sentimento della perdita in maniera ricorrente e differente: perdita dell’amore, della famiglia e/o dell’amicizia, scomparsa di una persona cara o di una vita che cresce dentro di noi, una maternità negata, che solo chi ha vissuto può realmente comprendere quanto sia dolorosa, a noi altre resta solo la possibilità di immedesimarci e di fare nostro il dolore di tante madri, alle quali è stata negata la possibilità di essere definite tali, ma che avrebbero desiderato con tutto il loro cuore esserlo.

Lo stile è semplice, fluido e scorrevole, anche se la divisione in macro capitoli l’avrei alleggerita creandone di più piccoli, ma lo stile impeccabile del duo scrittorio Costantini e Falcone l’ha reso un bellissimo romanzo, che in più punti mi ha emozionata e mi ha coinvolta emotivamente.

Questo è un romanzo che scava a fondo nella vita dei personaggi e li sviscera al punto tale da farci comprendere a pieno il perché delle loro azioni e il perché le tre parti del cuore non siano semplici da mantenere unite o da accettare. Questo romanzo è uno sguardo al passato, con degli occhi diversi e con un cuore che ha amato tanto. Voi lo fate mai?

Sperare. Verbo interessante. E non privo di catastrofiche implicazioni.

Ringrazio le autrici e Luca Terlizzi per la collaborazione, ma soprattutto per avermi permesso nuovamente di lasciarmi emozionare e travolgere dalle loro storie, proprio come nella loro trilogia noir a colori.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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