Le donne dell’orchestra rossa – recensione

Le donne dell’orchestra rossa è un romanzo che tutti dovremmo leggere almeno una volta nella vita: al suo interno ci sono un’infinità di tematiche e problematiche affrontate, scavando a fondo all’interno dei personaggi e degli eventi narrati. Non è un romanzo semplice da leggere, ma ne vale davvero la pena.

Le donne dell'orchestra rossa
  • Titolo: Le donne dell’orchestra rossa
  • Autrice: Jennifer Chiaverini
  • Casa editrice: Harper Collins
  • Traduttrice: Roberta Zuppet
  • Numero di pagine: 650 circa
  • Codice ISBN: 9788869056161
  • Prezzo: 19.90€ cartaceo, 8.99€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

Le vicende narrate si svolgono principalmente in Germania, in particolar modo nell’area berlinese, ai tempi del nazismo, quindi dal 1929 in poi circa: oltre all’inserimento di fatti e personaggi fittizi questo romanzo parla di una storia vera, in particolar modo della storia degli esponenti che hanno dato un contributo fondamentale alla resistenza ai nazisti in quegli anni, formando la poi definita “Rote Kapelle“.

E’ un romanzo storico dal valore inestimabile, dal punto di vista sociale e umano, perché non ci racconta la storia da un punto di vista maschile, ma lo fa dal punto di vista delle donne che furono le colonne portanti della resistenza di quel periodo: questo romanzo è dedicato a tutte loro, anche per tutte le volte che quando si parla di Guerra o Resistenza si parla perlopiù degli uomini che ne fecero parte, e l’importante contributo femminile spesso non viene minimamente citato.

Le protagoniste della maggior parte degli eventi narrati sono Greta Kuckhoff e Mildred Harnack, ma a loro si affiancheranno anche i personaggi di Sara e Martha: ognuna racconta una storia diversa dal punto di vista personale ( quindi vita privata ), ma hanno tutte in comune l’avversione verso gli eventi di quel periodo e verso quell’ideologia che si diffondeva a macchia d’olio, pericolosamente.

Dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.

Senza entrare troppo nei particolari, vi posso dire che l’autrice racconta in modo attento e minuzioso molti degli eventi storici accaduti in quel periodo, a partire dall’emanazione di nuove leggi, dell’elezione di Hitler e delle sue iniziative, della Guerra che scoppiò: in questo modo fornisce una solida ambientazione per gli eventi difficili che racconterà e che vedranno come protagonista l’intesa e silenziosa attività di resistenza di quello stesso periodo.

L’ideologia nazista e antisemita si diffuse molto facilmente in Germania e nei territori limitrofi, e forse non saremo mai in grado di comprendere fino in fondo il perché, ma abbiamo l’opportunità di esser orgogliosi di tutte quelle persone che non si fecero contaminare da queste assurde convinzioni, ma restarono fedeli a se stessi, lottando duramente e mettendo a rischio la propria vita quotidianamente.

E’ questo quello che hanno fatto Mildred e Greta: silenziosamente hanno cercato e scavato a fondo per trovare all’interno di quella massa tutta uguale, qualcuno che la pensasse come loro, qualcuno che fosse disposto ad aiutare gli ebrei in quel periodo. L’hanno fatto mettendo a rischio la propria vita, la propria incolumità, il proprio lavoro, perché per Le donne dell’orchestra rossa non esisteva qualcosa di più importante del salvare vite altrui, di cercare una soluzione e combattere dall’interno ciò che stava accadendo in Germania e provando vanamente a sensibilizzare gli altri Paesi, sempre restii a credere alla veridicità degli eventi tedeschi di cui si parlava all’estero.

Nessuno sarebbe venuto da lontano per salvarli. Avevano soltanto loro stessi, ed erano soli.

Questo romanzo non è semplice da leggere per gli eventi narrati, ma l’autrice utilizza uno stile molto particolare e intimo, che man mano che si avanza si avverte la necessità di proseguire la lettura, di saperne sempre di più: ci si ritrova con il fiato sospeso, a maledire quegli eventi, quelle persone, a sperare vanamente che l’epilogo sia stato diverso da quello che si immagina. Nonostante i temi trattati siano difficili, duri e crudi, questo romanzo parla in un modo particolarissimo della vita e della speranza e lo fa attraverso i vari personaggi che si alternano nel corso della narrazione: è un inno alla vita, a tutti coloro che non hanno mai smesso di lottare, nonostante quegli anni fossero molto difficili.

Lo stress del lavoro ci ha reso la vita difficile, e il rischio di essere travolti era tutt’altro che modesto, ma siamo rimasti vivi dentro.

Nel corso della lettura, anche grazie alla scansione annuale o mensile che appunta l’autrice all’inizio di ogni capitolo, riusciamo a collocare gli eventi in un ben determinato periodo e man mano riusciamo anche a notarne l’evoluzione: il nazismo passa dall’essere un’idea di pochi all’essere un’idea condivisa dalla maggioranza, l’antisemitismo passa dal limitare solo in poche cose gli ebrei ad abolire completamente la loro libertà, commettendo atroci barbarie di cui ormai il mondo intero è a conoscenza.

I temi affrontati, oltre a quelli storici, sono stati anche l’amore e l’amicizia, ed entrambi si sono rivelati fondamentali per ogni personaggio di cui ho letto: in un periodo complesso come quello che si ritrovavano a vivere, non hanno mai perso la voglia di amare o di esserci per i propri amici, di fare fronte comune alle esigenze che si presentavano, ai pericoli e ai rischi che si correvano a essere così. E’ grazie a persone come Mildred e suo marito, come Greta, come Sara e Natan, se questo mondo è un bel posto da abitare, per cui vale sempre la pena vivere.

In questo momento ci sono così tanto odio e così tanta paura nel mondo che, se si è abbastanza fortunati da trovare il vero amore, bisogna accoglierlo e tenerselo stretto, come un dono raro e prezioso.

Tieniti stretto l’amore. Solo l’amore ci sosterrò in questi tempi bui. Non la paura. Non la preoccupazione. Solo l’amore.

Un capolavoro che mi ha fatta emozionare e mi ha fatto vivere un po’ quegli anni, anche se non potrò mai vivere quegli anni, ma posso comprenderli ed evitare che riaccada: è a questo che ci serve studiare la storia, in particolar modo di eventi simili, ma spesso nelle scuole italiane questo non viene trasmesso al meglio ed eventi di questo tipo vengono trattati solo banalmente. Sono grata di aver avuto l’opportunità di leggere Le donne dell’orchestra rossa , perché dopo averlo concluso non mi sono sentita come mi sentivo prima di leggerlo.

Sull’autrice:

Jennifer Chiaverini è autrice di numeri bestseller del New York Times e della fortunata serie di Elm Creek Quilts. Laureata all’università di Notre Dame e all’università di Chicago, vive con il marito e i due figli a Madison, Wisconsin. Le donne dell’orchestra rossa è stato pubblicato in Italia il 23 Aprile 2021.

Ringrazio la casa editrice Harper Collins per la collaborazione.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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