Intervista all’autore. Secondo appuntamento

CIAO! Oggi sono qui per riproporvi una rubrica sul mio profilo, o meglio, sul mio blog. Si chiamerà semplicemente “Intervista all’autore” e lo farò con vari libri e appunto, autori.

Introduzione al libro di oggi:

https://www.instagram.com/p/B7qM7nWIIDC/
https://lalettrice.altervista.org/ai-sopravvissuti-spareremo-ancora/

Ecco adesso le domande che ho deciso di fare all’autore:

1) Quando e da dove è nata l’idea di scrivere questo romanzo?

L’idea è nata da quella che adesso è l’ultima pagina del romanzo. Su quella pagina il lettore trova una strana immagine. Ecco, mi è capitato di vedere quell’immagine alcuni anni fa e, a partire dalle emozioni contrastanti che mi aveva suscitato, ho cominciato a tratteggiare un mondo, un ambiente familiare e alcuni personaggi capaci di trascinare il racconto fino a quell’immagine così strana, che oltretutto dà anche il titolo al romanzo.   

2) Quanto tempo è stato necessario?

La prima stesura è stata abbastanza veloce, diciamo un paio di mesi a cavallo delle vacanze estive. Poi ho fatto diverse revisioni fino all’autunno, quando ho mandato il romanzo al Premio Calvino. E altre revisioni si sono aggiunte più tardi, nei mesi precedenti all’effettiva pubblicazione. Ma tutto considerato è stato un processo rapido, la storia era pronta dentro di me e aveva urgente bisogno di uscire.

3) Se dovessi descrivere con un’unica parola il tuo rapporto con la letteratura, che parola sceglieresti?

Sceglierei l’aggettivo “totalizzante”. Nel mio lavoro, infatti, mi occupo di letteratura, e anche nel tempo libero leggo o scrivo. Insomma, ho passato a contatto con la letteratura gran parte della mia vita.

4) Il personaggio di Marcello è, ovviamente, il mio preferito perché mi rivedo molto nella sua accentuata sensibilità. È stata la stessa cosa per te quando hai scelto di dar vita a questo personaggio?

Inizialmente sì. Poi, però, c’erano alcuni aspetti della personalità di Marcello (la sua spiccata sensibilità, come giustamente dici) rispetto ai quali ho sentito il bisogno di fare un passo indietro per inquadrarli meglio. Mi sono detto che la sensibilità, per esprimersi al meglio e non limitarsi a uno sfogo, ha bisogno di accompagnarsi ad altri sentimenti. È stato a quel punto che ho dato più spazio al personaggio del Salice, che è molto vicino a Marcello, ma ci dà una visione più adulta della propria vicenda familiare.

5) Credi che rendersi conto troppo tardi di alcune situazioni a cosa sia dovuto? Dal tuo libro me ne sono fatta un’idea, ma vorrei fossi tu a spiegarlo, anche se essenzialmente, ai tuoi futuri lettori.

Specialmente quando si è molto giovani si esiste per inerzia, perché si sono sempre conosciute le cose in un certo modo ed è difficile rendersene conto, appunto. È la famosa storiella che racconta David Foster Wallace sul pesce anziano che incontra i pesci giovani e chiede: «Ciao, oggi com’è l’acqua?”, e loro si chiedono perplessi: «Eh? Che cos’è l’acqua?». Ecco, per ripensare tutta la propria storia il Salice ha bisogno di uscire dall’acquario in cui è nato e andare in Brasile. Inoltre, la difficoltà di comunicare con le persone che ci circondano può costituire un ulteriore ostacolo per acquisire consapevolezza: ci si chiude in se stessi ma senza reperire da nessuna parte gli strumenti per interpretare il mondo. 

6) Quanto credi che sia importante il contributo delle tante persone che hanno recensito e parlato del tuo libro?

Importantissimo per almeno due ragioni: intanto perché sono un esordiente e le recensioni mi aiutano a capire che cosa è passato e che cosa no, in quali aspetti la mia scrittura funziona e in quali potrei fare meglio. E poi perché il contatto con le persone che ti leggono è qualcosa di molto speciale: tu hai creato un mondo e loro hanno accettato di passarci dentro qualche ora della propria vita. A pensarci bene è qualcosa di magico.

7) Questa non è una domanda, ma semplicemente voglio ringraziarti perché hai scritto un libro stupendo che con poche parole arriva diritto al cuore del lettore.

Mi fa moltissimo piacere, grazie.

Ringrazio moltissimo l’autore Claudio Lagomarsini, sempre stato gentile e disponibile. Ecco a quale link potete seguirlo: https://www.instagram.com/c_lagomarsini/?hl=it

Ecco il link dove potete acquistare il suo libro, in offerta ancora per un altro po’ al prezzo lancio di 10 euro: https://fazieditore.it/catalogo-libri/ai-sopravvissuti-spareremo-ancora/

Ecco invece dove potete trovare me: @la_lettrice_ • Foto e video di Instagram . A presto. Vi voglio bene. Giusi Oliveti

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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