Storia di chi ama sottovoce – recensione

Storia di chi ama sottovoce è un romanzo in grado di emozionare profondamente il lettore, grazie alle storie particolari dei suoi personaggi. Sarà che ho la lacrima facile, ma quando leggete questo libro dovete tenere vicino a voi un bel po’ di fazzoletti!

Storia di chi ama sottovoce
  • Titolo: Storia di chi ama sottovoce
  • Autrice: Elisa Venticinque
  • Casa editrice: Bookabook
  • Numero di pagine: 290 circa
  • Codice ISBN: 9788833233277
  • Prezzo: 16.00€ cartaceo, 6.99€ eBook
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Edoardo è un ragazzo appena 18enne che abita nella zona di Firenze, amico praticamente dalla nascita di Matteo, con il quale condivide anche il giorno del compleanno. Apparentemente entrambi i ragazzi sembreranno essere dei comuni adolescenti, ma dietro le loro maschere che quotidianamente indossano si nasconde molto di più.

Edo vive nella finzione e nella recita della famiglia perfetta, quella che riempie la pareti di casa di foto con visi sorridi, ma che all’interno delle pareti stesse vi nasconde violenza, odio, pianti e sofferenza. Parlarne è difficile, perché è dura convivere con un padre che invece di comportarsi da tale sfoga la propria sofferenza, dopo averla inondata di alcol bevendo, sulla propria moglie e sui propri figli, ma è ancora più dura ammetterlo, dirlo ad alta voce a qualcuno e renderlo reale. Non ci si può più rifugiare nelle scuse del “domani torna tutto normale”, “oggi ha solo bevuto un po’ ” quando diventa un’abitudine e causa sofferenza fisica e mentale. Fanno parte della sua famiglia anche sua madre e la piccola Alice, sempre e comunque con un sorriso sulle labbra che diventa contagioso per chiunque le sta intorno: è stata tra i miei personaggi preferiti, perché senza accorgersene e con l’innocenza tipica dei bambini ha reso le scene ancora più particolari.

Matteo è l’amico perfetto, sempre calmo e lucido, quasi come se conoscesse sempre quale sia la scelta giusta da fare, ma è così solo apparentemente. In realtà vive di scelte compiute da altri a cui troppo spesso non riesce a ribellarsi, un po’ per paura di deluderli e un po’ per mancanza di coraggio, nonostante sia ammirato da tutti e imitato come esempio da molti ragazzi più giovani di lui.

Matteo e Edo sono legati profondamente da un legame che non facilmente riusciranno a comprendere gli altri personaggi del libro, ma ho amato il loro rapporto: sarebbero pronti a dare la vita l’uno per l’altro, a correre di notte fonda pur di esserci nel momento del bisogno, di accettare e comprendere i silenzi reciproci e di tacere quelle parole che non hanno bisogno di essere pronunciate per essere reali. Cosa succede se dopo un rapporto e un legame così forte si iniziano a provare sentimenti ed emozioni nuovi? Cosa potrebbe succedere se Edo, mentre il sole illumina il volto di Matteo, si rendesse conto che quello che prova forse non è solo amicizia?

Storia di chi ama sottovoce è proprio la storia di Edoardo, che ha paura di rovinare tutto pronunciando i suoi sentimenti ad alta voce e preferisce scriverli nei suoi quaderni, appunta tutti i suoi timori e tutte quelle volte che è stato tentato dal desiderio di dichiararsi e vivere le proprie emozioni.

Nonostante questa difficile e delicata situazione che lo preoccupa e a volte lo fa star male, Matteo è il suo migliore amico e vivranno insieme dei bellissimi momenti, che in vari punti mi hanno fatto commuovere perché simboleggiano l’amicizia vera, quella che non si aspetta nulla in cambio, ma che si dona completamente nel momento del bisogno.

Nella sua vita però c’è un’altra persona altrettanto importante: Sofia. Anche lei tra i personaggi che mi sono piaciuti di più, perché nonostante il vuoto creato dalla morte del padre con il quale convive, nasconde dentro di sé tanta insicurezza e fragilità, mostrando sempre un sorriso e nascondendo le sue incertezze in maglioni troppo grandi per un corpo così esile.

Gli avvenimenti che si susseguiranno nel corso della storia sono molti, ma ognuno di essi è particolare, speciale e significativo a modo suo: è questo l’aspetto che ha reso molto forte il legame con questo romanzo da parte mia, perché in molti eventi, in molte riflessioni e/o descrizione ho potuto scorgere una parte di me, per il significato profondo che nascondono gli avvenimenti. Storia di chi ama sottovoce è in grado di accarezzare l’anima, ma anche di scuoterla con la forza e di farci aprire gli occhi, rivalutando situazioni, persone, sentimenti.

L’autrice ha dimostrato un’acuta sensibilità, che ha reso lo stile di questo romanzo dolce e scorrevole, anche nei momenti più pesanti, anche durante le scene più forti e dolorose. Entrare in empatia con le figure che ci vengono delineate dalla storia è tutt’altro che difficile, in quanto fin dalle prime pagine si sviluppa un legame verso la storia di ognuno.

Le tematiche affrontate sono moltissime, ma sicuramente alla base di tutto c’è la “casa” ( lo so, stai pensando che non è una tematica ), intesa non come delle pareti che non sono in grado spesso di difenderci e di tenerci al sicuro, ma intesa come persone che darebbero tutto per noi, che starebbero sempre al nostro fianco e questo aspetto non viene analizzato spesso nei romanzi, dandolo a volte per scontato, invece è stato bello leggerne in Storia di chi ama sottovoce.

Si parla molto anche dei sentimenti, di quanto sia importante comprenderli e analizzarli, in un periodo molto delicato come l’adolescenza, ma anche e forse soprattutto, da adulti, perché questo ci consente di trovare un nostro “equilibrio” e di non danneggiare le persone che ci stanno attorno e che tengono a noi.

Il tema LGBT+ che si affronta con il personaggio di Edo rispecchia tutti i suoi sentimenti di terrore e di ansia che associa al “rivelarsi” di fronte al suo migliore amico, ma che sarebbe costretto anche ad affrontare se si esponesse nella società. Questo è un tema toccato sottovoce, ma che lascia grande spazio alla riflessione e al confronto interiore per chi legge la storia.

Ovviamente si parla anche molto di amore, di amicizia e di famiglia , tutti sentimenti analizzati come dicevo prima nell’intimo profondo di ogni personaggio, ma non solo negli adolescenti, anche dal punto di vista dei bambini e degli adulti stessi, quindi questo è un altro motivo per cui questo romanzo è adatto a un pubblico eterogeneo di persone.

Storia di chi ama sottovoce è anche una lettura fatta di sogni e di passioni: Alice con il suo tutù di danza e un sorriso stampato sul viso, come a simboleggiare una ritrovata serenità, Edoardo e i suoi quaderni pieni di pagine cariche di inchiostro che attendono di essere lette, Sofia e la sua persona che meritano di emergere, Matteo e la sua voglia di indipendenza…

Ho amato questo romanzo per un’infinità di motivi, spero di essere riuscita a trasmettere, anche se solo in minima pare, le emozioni che ho provato io durante la lettura di questo romanzo. Resterà per sempre nel mio cuore, in una nicchia speciale. Ciao Edo, ciao Alice, ciao Sofia e buon viaggio Matteo.

In quella stretta imperfetta, ci sono le spiegazioni non date e quei baci sulla fronte che dovrebbe ricevere da quel mostro in cucina, gli incubi di ogni notte pacati soltanto da qualche parola dolcissima o da una delle mie favole. In quell’abbraccio così nostro, forse vedrà una famiglia quasi del tutto normale, che non ha bisogno di nascondersi o di fingere davanti agli altri, ma che si mostra per quello che è senza timore del giudizio altrui, fregandosene dell’apparenza. Come spieghi a una bambina che non avrà mai davvero un padre, perché probabilmente non sarà mai sobrio abbastanza da starle accanto? Come le dici che qualche minuto fa neanche si ricordava di avere una figlia?

Sull’autrice:

Elisa Venticinque nasce a Firenze nel 1996. Si laurea in Scienze della Mediazione Linguistica presso la SSML Istituto di Alti Studi Carlo Bo di Firenze nel 2018 e prosegue gli studi linguistici alla facoltà di Traduzione e Interpretariato dell’Università degli studi di Genova, che ha appena concluso. Attualmente, collabora con un’agenzia di traduzione e coltiva la passione per la scrittura recensendo libri e intervistando autori per il sito Mangialibri. Storia di chi ama sottovoce è il suo primo romanzo, con il quale nel 2013 è arrivata in semifinale a un concorso indetto dalla casa editrice Giunti. Attraverso i servizi offerti dalla casa editrice Bookabook è riuscita a realizzare il suo sogno.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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