Our friend – L’amico del cuore – recensione

Un film, più di una serie tv, dev’essere intenso nella sua brevità, riuscire a creare un legame tra la storia, i suoi personaggi e chi invece sta guardando il film: Our friend è riuscito in appena due ore a fare tutto questo, a creare un forte legame tra osservatore e storia.

Our friend
  • Titolo: Our friend ( Il migliore amico in italiano )
  • Regista:  Gabriela Cowperthwaite
  • Data di rilascio: 6 Settembre 2019 ( anteprima mondiale ) – 22 Gennaio 2021 ( disponibile )
  • Dove guardarlo: è disponibile in italiano su Amazon Prime Video
  • Durata: 2 ore e 6 minuti

Trama:

La famiglia Teague viene profondamente destabilizzata dalla notizia che Nicole, moglie del giornalista Matt e madre di due figlie, soffre di un male incurabile che potrebbe lasciarle ben poche speranze di vita.

Così, di colpo, Matt sente addosso il peso delle responsabilità alle quali potrebbe essere presto chiamato: occuparsi da solo delle piccole e farsi carico di ogni decisione per il loro futuro. A dare una mano all’intera famiglia potrebbe però essere il loro miglior amico Dane Faucheux, che mette a disposizione il proprio contributo per alleggerire la loro condizione psicologica e, comunque, rendersi utile in qualunque modo sia necessario.

Così, come un angelo custode pronto a soccorrere chi ne ha bisogno, la presenza di Dane rappresenterà presto un inatteso sollievo. Tanto da rivelarsi molto più prezioso di quanto anch’egli potesse immaginare.

PROTAGONISTI:

  • Nicole Teague:
Our friend

Ho amato il suo personaggio che è stato in grado di trasmettere un’infinità di emozioni, ma in particolar modo ho apprezzato la recitazione di Dakota Johnson che tutti siamo abituati ad associare a 50 sfumature, mentre in questo film cambia totalmente il suo ruolo: è una giovane ragazza con tanta voglia di fare, sempre solare e disponibile, dona completamente il suo cuore alla sua famiglia, alle sue due bimbe e a suo marito. Coltiva la passione della recitazione, il suo grande sogno e saranno importantissime delle scene al riguardo; da brividi tutte le scene dopo la diagnosi, come il progresso della malattia sia evidenziato e perfettamente coerente, non forzato, ma “naturale”. Our friend arriva al cuore di chiunque anche e soprattutto per la sua ottima interpretazione, un’ottima attrice per una parte molto complessa; ha dimostrato quanto si possa essere belle sempre, anche nei nostri momenti peggiori, ma quanto la sofferenza ci cambi. Una donna forte, d’esempio sicuramente per le sue due bambine e per tutti coloro che le staranno accanto.

  • Matt Teague e Dane  Faucheux
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Alla sinistra c’è Matt: uno scrittore e un giornalista che ama quello che fa, che assumerà un ruolo centrale nella vita di sua moglie Nicole dopo della diagnosi, perché le starà accanto, supportandola e sopportandola, tentando di essere presente per le loro due bambine. Sarà la sua metà, in tutto e per tutto, qualcuno che ognuno di noi vorrebbe avere accanto in momenti dolorosi come quelli.

Ma la stessa cosa vale per Dane, il migliore amico di Matt e Nicole che sarà fondamentale nella loro vita, sia prima che dopo la diagnosi: qualcuno su cui si sa di poter contare sempre, disposto a fare di tutto per i suoi due amici e per la loro famiglia, disposto a rinunciare a tutto, pur di non lasciarli soli.

  • Tematiche affrontate e riflessione personale:

Per l’intera durata del film si alternano tra di loro due linee temporali diverse: il prima della diagnosi e il dopo; grazie a questa divisione possiamo notare come la malattia cambi chi ne soffre, ma anche moltissimo chi le sta intorno. Tutti i personaggi avranno un’evoluzione nel corso del susseguirsi degli eventi, e non solo i protagonisti principali di cui ho brevemente parlato prima, ma ci sarà qualcosa che non cambierà mai per tutto il film: l’intenso legame che lega Nicole, Matt e Dane, quell’intesa e quell’intimità che si hanno quando un rapporto è del tutto privo di meri interessi e colmo di bene reciproco, che va oltre tutto il resto. La vera amicizia va oltre le difficoltà davanti alle quali ci pone la vita ( la distanza, la malattia, le incomprensioni ), ma la vera amicizia rimane nei momenti in cui se ne ha realmente bisogno è belle poter voltare lo sguardo e trovare qualcuno pronto a condividere con noi il nostro dolore e a tentare di tutto pur di farci sorridere.

Viene affrontato anche molto intensamente il tema della perdita di qualcuno a noi caro, che la maggior parte delle volte quando si tratta di malati terminali come Nicole non avviene soltanto nel momento in cui il cuore si ferma e cessa di battere, ma man mano che la malattia prosegue e porta via con sé molto della persona cui siamo legati. Our friend ci racconta questo, ce lo mostra soprattutto evidenziando il legame e gli effetti che ha sulle sue due bambine. Dolce e commovente, straziante a tratti.

L’interpretazione di tutti i personaggi è stata eccellente e ha permesso alla storia di entrare sotto la pelle degli osservatori e di provocare forti brividi in moltissime scene; ci si ritrova coinvolti quasi in prima persona con gli eventi che si susseguono e in più occasioni avrei voluto essere lì fisicamente per abbracciare quelle due bambine così dolci che non crollano una volta, ma sostengono sempre la loro mamma. Quando si guarda film che parlano di malati di cancro si pensa sempre che il tema predominante sia a morte, ma non è questo il caso: questo film, tratto da una storia vera, parla di una donna che contagiava tutti con la sua voglia di vivere, tutti i suoi desideri che avrebbe voluto realizzare ma che purtroppo non ha potuto.

Bellissima la scenografia e la scelta dei personaggi, che sono stati tutti molto bravi nell’interpretare il proprio ruolo; molto bella anche la scelta della colonna sonora che accompagna tutto il film e rende alcune scene ancora più magiche e speciali.

Un film da guardare con il pacco dei fazzoletti accanto, e anche un po’ di cioccolata! Riuscirà a sciogliere anche i cuori più duri.

Questa è la mia prima recensione di un film, ma ho già intrapreso questo percorso per le serie tv.

/ 5
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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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