Grazie, Strega – recensione

Grazie, Strega è un romanzo coinvolgente, ricco di colpi di scena e che consente al lettore di mantenere sempre alta l’attenzione.

  • Titolo: Grazie, strega
  • Autore: Mauro Resta
  • Casa editrice: Viola Editrice
  • Numero di pagine: 300 circa
  • Codice ISBN: 9788831250535
  • Prezzo: 16.00€ cartaceo
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Grazie, Strega

In questo romanzo non si parla di un solo protagonista, ma si raccontano le storie di tre personaggi che poi finiranno a intrecciarsi nel momento in cui ne hanno bisogno tutti e tre: come si chiama questo? Caso, destino o segno divino? Non esiste una risposta giusta, ma esiste il loro legame che si è creato spontaneamente, il percorso che li ha portati a essere così: si parla soprattutto di questo nel corso della storia, oltre a narrare le vicende che accadono.

Inizialmente si alternano capitoli dove ogni volta si parla di un personaggio diverso: Diego, Laura e Marco ci lasciano entrare nelle loro vite, possiamo leggere dei loro sentimenti, delle loro paure e affrontare con loro tutto ciò che dovranno vivere, che sia semplice o difficile, che sia bello o brutto, felice o triste. Tra il lettore e i personaggi inevitabilmente finisce a crearsi un legame, anche grazie alla bravura dell’autore che attraverso le descrizioni dettagliate di luoghi, eventi ed emozioni ci catapulta all’interno della storia, senza chiederci il permesso.

Il primo personaggio di cui facciamo la conoscenza è Diego, un giovane uomo che ha osservato la sua vita spezzarsi e piegarsi agli eventi della vita dopo un brutto incidente che ha distrutto la sua famiglia, del quale avverte un profondo senso di colpevolezza che lo spinge ad affogare la sua sofferenza nell’alcol. Se qualcuno gli chiedesse perché proprio l’alcol forse non saprebbe spiegarlo, ma ormai è l’unica certezza nella sua vita, mentre sua moglie e sua figlia vanno via, il lavoro diventa sempre più difficile e la concentrazione svanisce. Mi ha commosso molto andare a fondo nella sua storia, imparare a conoscerlo profondamente e scoprire cosa c’è dietro una dipendenza, dietro una vita annientata.

Laura invece è una giovane ragazza, ancora minorenne, che decide di scappare di casa e andare via, lontano, che sia con del denaro o meno, che sia con tanti averi o senza niente, non le importa dei rischi ai quali si espone, l’unica cosa di cui ha bisogno è andare lontano dalla sua prigione: molto spesso si finisce per dare per scontato che la “casa” debba essere solo un luogo sicuro e tranquillo, ma troppo spesso non è così, si trasforma in una gabbia, come per Laura, soprattutto dopo che l’equilibrio della sua famiglia viene stravolto da un brutto incidente che nessuno dovrebbe vivere. Ho amato il suo coraggio, la sua determinazione e la sua forza, perché nonostante soffrisse moltissimo non si è abbandonata alla vita, ha continuato a lottare. Grazie, Strega per avermi fatto conoscere la sua storia, che mi ha riempito il cuore di un sacco di sensazioni indescrivibili.

Marco è poco più di un bambino quando iniziamo a conoscere la sua storia, ma per quello che ha dovuto affrontare durante la sua intera vita forse un bambino non lo è mai stato. Cieco dalla nascita, con una madre che fatica a disintossicarsi dalla sua dipendenza dalla droga, che va e viene da casa, che non lo abbraccia quando l’unica cosa che vorrebbe fare è piangere, avere un aiuto e un sostegno a causa delle problematiche legate alla sua malattia; ma c’è Nanna a dargli amore, nonostante sia anche lei gravemente malata e riesca a essere cosciente solo pochi minuti al giorno. Ecco, amore è l’unica cosa di cui avrebbe bisogno Marco.

Le storie di questi tre personaggi ci vengono raccontate proprio da loro stessi, attraverso alcuni flashback o alcuni racconti che l’autore inserisce sapientemente all’interno di tutto il contesto della storia; è il 1991 quando le loro vite si intrecciano e il loro malessere interiore subito tesse la propria ragnatela che li unirà e farà nascere uno splendido, breve e intenso rapporto tra questi tre personaggi vessati dalla vita. Essendo un thriller ci sono molte scene forti, di lotte, di fughe veloci e con il cuore a mille, di persone cattive ed egoiste che proprio non vogliono lasciar in pace chi a loro non ha fatto nulla, se non capitare davanti ai loro occhi per qualche istante. Lo stie è semplice, ma attraverso la struttura dell’intero romanzo che alterna racconti e flashback dei vari personaggi alle loro storie stesse, fornisce alla storia un ritmo incalzante e unico che fa avvertire al lettore il bisogno di proseguire con la lettura, di saperne sempre più su quelle piccole tre vite e su quello che accadrà alla fine del libro, anche grazie all’inizio in medias res utilizzato dall’autore nel primo capitolo del romanzo.

L’autore è stato molto bravo a descrivere alla perfezione i luoghi dove si svolge la narrazione e gli eventi, questo dimostra un’attenta analisi e schematizzazione della stoia che aveva intenzione di raccontare, in modo che sia perfettamente coerente e coesa durante tutto il corso della lettura. Un romanzo d’esordio un thriller che mi ha letteralmente tenuta incollata alle sue pagine, un piccolo tesoro per le storie che racconta, per le tematiche abbraccia, quali l’amicizia, il dolore, la perdita, il senso di colpa, il bullismo e molto, molto altro. Un romanzo e un autore tutti da scoprire insomma!

Non sto bene da tanto tempo. Ripercorrere questi ricordi mi distrugge, letteralmente, ogni volta. Ed è quello che faccio sempre.

Sono stanca di avere paura.

Sull’autore:

Mauro Resta è un ingegnere di Napoli di quarantaquattro anni, che ha ormai trascorso più di un terzo della sua vita lavorando indefessamente come consulente informatico presso una grossa multinazionale. Ha scritto tre racconti, con i quali gli è capitato di vincere altrettanti concorsi letterari. Ma questo avveniva circa dieci anni fa. Nel 2020, per affrontare i propri demoni personali, decide di scrivere il suo primo romanzo: Grazie, Strega.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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