WRAP-UP di Marzo e TBR di Aprile!

Buongiorno lettori, oggi sono tornata con un nuovo articolo sul blog. Vi parlerò dei libri che ho letto in questo primo mese di casa forzata e delle letture che ho programmato per il mese di Aprile!

WRAP-UP di Marzo

PICCOLA PREMESSA: TROVATE LE RECENSIONI DI QUESTI LIBRI SUL MIO BLOG, TRANNE DEGLI ULTIMI DUE PERCHE’ USCIRANNO NEI PROSSIMI GIORNI!

  • “Nell’ombra di quell’Orchidea” : È un pomeriggio di inizio novembre quando tutto comincia: l’affascinante campagna toscana, un antico castello, una misteriosa serra, fanno da sfondo a un’incredibile storia. Isabella e Alex sono due giovani legati da un amore profondo, disperato, ma qualcosa lo metterà a dura prova. Riusciranno i due protagonisti a superare tutti gli ostacoli che si presenteranno loro, andando al di là delle minacce dei fantasmi del passato?
  • “Eugenia”: Eugenia è cresciuta a Iaşi, centro culturale cosmopolita e raffinato, dove però, così come nel resto della Romania degli anni Trenta, gli ebrei iniziano a essere malvisti. Lo stesso accade nella famiglia di questa giovane studentessa di Lettere: sia i genitori che il fratello maggiore di Eugenia si lasciano contagiare dai pregiudizi razziali. Quando lo scrittore ebreo Mihail Sebastian, invitato per una conferenza all’università, viene violentemente aggredito da alcuni militanti di estrema destra, soltanto la ragazza si schiera in sua difesa; colpita da un’improvvisa presa di coscienza, che le apre gli occhi di fronte al pericoloso espandersi dell’odio razziale, si trasferisce a Bucarest, dove ritrova Mihail e finisce per innamorarsene.
  • “LAYLA”: è un libro che gioca sulle apparenze e su ciò che si nasconde dietro di esse, innestando una rete sospesa a metà tra illusioni e realtà, dubbi e certezze.
  • “NO DEDUCTION AREA”: Questo libro nasce con un intento specifico, ovvero quello di lanciare un’idea per cercare di condurre una lotta frontale e reale all’evasione fiscale, attraverso una riforma integrale del sistema di tassazione italiano delle persone fisiche. I contenuti del saggio, che si basano innanzitutto sull’esperienza diretta, maturata nell’esercizio di una professione che coinvolge direttamente nella lotta all’evasione e, in secondo luogo, sulla quotidianità di ogni cittadino/contribuente, mirano a migliorare alcune inefficienze che vanificano o indeboliscono la lotta all’evasione fiscale. Le motivazioni di fondo si trovano nel desiderio di agire concretamente al servizio di un meccanismo che, pur con tutte le sue criticità, appassiona, porta via tempo e affetti e instilla, giorno dopo giorno, tanta passione per il proprio lavoro di umile operatore che si è cimentato nella lotta alla vera evasione in contesti, sia territoriali che economici, sempre diversi.
  • “Per strade incerte ad inseguire un sogno” : Amore, inquietudine, sogno, poesia: si rincorrono tra i versi questi ed altri temi. È incerto l’inizio del viaggio di Sirius, Incerta la strada da percorrere. Incerta la meta da raggiungere. Brancola nel buio di una vita inquieta e nel gelo di un’anima persa. Incontra una Musa e inciampa in un primo verso e in un secondo e in un terzo. E quel primo zampillare diventa in poco tempo un fiume in piena. Le dita disegnano un volto e un corpo di una Musa, i sospiri si mischiano agli odori di incontri amorosi dove la sensualità è sublimata e dove il sogno si fa carne. Settantuno liriche raccontano l’inquietudine di Sirius, descrivono il suo percorso personale di scrittura e introspezione e consegnano ai lettori il messaggio terapeutico e salvifico della poesia.
  • “Le iridi dell’Etna”: Racconti che descrivono storie più o meno reali, introspettive, romantiche, sensuali, fantasiose, ambientate nel circondario dell’Etna. Gli occhi della donna sono il fulcro e la connessione tra le varie narrazioni, in cui il protagonista si smarrisce, ammaliato dalla bellezza dell’apparenza, che è sempre la sostanza dell’anima che si proietta all’esterno. Affascinato da sorprendenti donne, sole, malinconiche, anche immateriali, straordinarie, ricche di un fascino interiore, spesso da loro non compreso, l’io narrante procede a esporre la consapevolezza del tempo fugace, l’attimo che diviene l’unica eternità possibile, la sola palingenesi reale, alla ricerca di un’estasi effimera, che si assapora solo in un determinato istante, rendendola infinita. Il libro è un inno alla vita, all’amore, al giorno fugace che muta sempre la percezione del proprio essere e del mondo, nell’incanto di un divenire che è inarrestabile.
  • “Io vivo in te”: Angela è una psicologa con una famiglia e un marito amorevole, ma il rapimento di due bambine cambierà le sorti della sua tranquillità. La protagonista sarà costretta a fare i conti con una vecchia amica d’infanzia che nasconde un oscuro segreto e la costringerà ad avere a che fare con il suo passato. Ma chi è veramente Angela?
  • “Respira”: Chi cresce senza madre ha una visione della vita diversa. Così è per Giulia: fuori si mostra forte, ma dentro è ferita e sola. A diciott’anni, ha imparato a dare del tu al senso di vuoto che vive dentro di lei e che non si può «colmare con nulla, nemmeno con il dolore». Ha imparato ad aggrapparsi alle poche persone di cui si fida, a ricostruire una mappa del cuore tra le pareti verticali dei palazzi di Milano e le linee dei tram su cui viaggia immersa tra centinaia di volti anonimi. Ha imparato a giocare con le parole, a inventarne di nuove nel tentativo di dare un nome ai suoi sentimenti e agli attacchi di panico che non la abbandonano dal giorno in cui sua madre se ne è andata per sempre. Ma quando, per volontà del padre, è costretta a trasferirsi a Taranto dai nonni materni, abbandonando le sue poche certezze, il senso di vuoto sembra divorarla. Eppure nella città del Sud, davanti a cui si spalanca l’enigma del blu infinito del mare, Giulia incontra Romeo, il suo esatto opposto: ha fascino, è sicuro di sé, tutti lo venerano e lo temono allo stesso tempo.
  • “La nuova Era. Libro primo – Il risveglio”: Anno 2029. Il mondo è in pace e l’economia va a gonfie vele, ma le malattie più gravi ancora non si riescono a debellare e sono sempre più diffuse. Fino a quando arriva in commercio un farmaco in grado di proteggere da tutte le infermità, rivelando però, successivamente al suo utilizzo, il giorno della propria morte. La domanda è: rischiare o assumerlo e godersi quello che rimane di una vita già programmata?Leonardo, un giornalista italiano che vive a Londra, si ritroverà invischiato in questa scelta. E se non fosse poi così libera come pensava? E se non tutto fosse stato detto sul farmaco miracoloso?Ma quello che troverà sarà molto di più: la conoscenza di se stesso e la consapevolezza che non può salvare l’intero pianeta.
  • “La ragazza con la macchina da scrivere”: Cosa ricordano le dita? Se la memoria scompare, possono gli oggetti aiutare a ritrovare i ricordi? Sin da ragazza, Dalia ha lavorato come dattilografa, attraversando il ventesimo secolo sempre accompagnata dalla sua macchina da scrivere portatile, una Olivetti MP1 rossa. Negli anni Novanta, ormai anziana, la donna viene colpita da un ictus che, pur non rivelandosi letale, offusca parte della sua memoria. I ricordi di Dalia tuttavia non si sono dissolti, essi sopravvivono nella memoria tattile dei suoi polpastrelli, dai quali possono essere liberati solamente nel contatto con i tasti della Olivetti rossa. Attraverso la macchina da scrivere, Dalia ripercorre così la propria esistenza: gli amori, i dispiaceri e i mille espedienti attuati per sopravvivere, soprattutto durante gli anni della guerra, riemergono dal passato restituendole un’immagine di sé viva e sorprendente, la storia di una donna capace di superare decenni difficili procedendo sempre a testa alta con dignità e buonumore. Un unico, importante ricordo, però, le sfugge, ma Dalia è decisa a ritrovarlo seguendo gli indizi che il caso, o forse il destino, ha disseminato lungo il suo percorso.
  • “Il vuoto dell’uovo”: In un mondo digitalizzato dove i contatti “social” sono più frequenti di quelli reali, dove la macchina ha sostituito l’uomo, dove la moda dell’apparire ci ha resi tutti ugualmente capaci di trasformarci in quel che vogliamo, e dove i nostri grovigli interiori vengono analizzati, sviscerati, spiegati e placati da qualche goccia di ansiolitico, può esistere un “ponte virtuale” da poter attraversare, al momento del bisogno, per recuperare tutto quello che il mondo classico ci aveva insegnato? Mia, la scrittrice protagonista di questo romanzo sembra provarci quando accidentalmente incontra Alex, il vicedirettore marketing della libreria dove lei deve presentare il suo libro.

TBR di Aprile

Ecco alcuni dei libri che leggerò sicuramente nel nuovo mese corrente:

  • “LA BIBBIA DI KOLBRIN. L’avvento del Distruttore.”: E se tu conoscessi l’assassino sin dal principio? Se potessi entrare dentro di lui, muoverti e uccidere con lui? Il Distruttore è un serial killer, uccide da trent’anni e non lascia tracce. L’FBI non si è mai avvicinata. E’ un calcolatore, ma il suo mondo viene stravolto quando conosce, e uccide, una giovane studentessa italiana che frequenta l’Università del Texas ad Austin. Per la prima volta ha commesso un errore. Sarà sufficiente a mettere fine alla storia del Distruttore?
  • “L’albero della vergogna”: All’indomani della vittoria di Franco, il piccolo paesino di Gexto, nei Paesi Baschi, è un luogo paralizzato dalla paura: rappresaglie ed esecuzioni da parte di “quelli della Falange” sono all’ordine del giorno, e poco a poco gli uomini stanno scomparendo: alcuni sono caduti in guerra, altri vengono portati via in passeggiate dalle quali non si fa più ritorno, oppure fucilati di fronte alle loro famiglie, fra le grida delle loro donne. Ma chi c’è dall’altra parte? Altri uomini. Questa è la storia di Rogelio Cerón, uno di loro, un falangista ventenne che fa quello che fa senza sapere bene perché. Un giorno uccide un maestro repubblicano sotto lo sguardo del figlio, un bambino di dieci anni; per lui niente sarà mai più lo stesso, quegli occhi gli rimarranno impressi nella memoria per sempre: occhi fissi, freddi, che non piangono, ma che promettono vendetta.
  • “Due Morti e Quattro Cadaveri”: Nella comunità Amish di Lakewood il tempo sembra essersi fermato a un secolo fa. Oltre le porte del fienile ci sono sei corpi appesi a testa in giù ad una trave. Una sera di febbraio, alle porte del villaggio, si presentano due individui in finanziera e panciotto che sostengono di essere Sherlock Holmes e John Watson, sbucati chissà come dalle pagine di vecchi romanzi. Questa è una storia in cui ciò che sembra più strano, ha in realtà un preciso senso logico, e pian piano tutto prende forma. Un solo dettaglio è chiaro fin dall’inizio: quelli appesi alla trave sono due morti e quattro cadaveri.

Grazie per l’attenzione, a presto! @la_lettrice_ • Foto e video di Instagram

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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