Una voce nella nebbia – recensione

Una voce nella nebbia è un romanzo che ci porta a immergerci nelle tradizioni e nella cultura irlandese, tra magia e realtà.

Una voce nella nebbia
  • Titolo: Una voce nella nebbia
  • Autrici: Loredana Falcone e Laura Costantini
  • Casa editrice: Edizioni Il Vento Antico
  • Numero di pagine: 250 circa
  • Codice ISBN: 9788894806151
  • Prezzo: 16.99€ cartaceo , 2.99€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

Ci troviamo in Irlanda, in un castello immerso nella natura quando osservando il mare si scorge una piattaforma petrolifera: è di proprietà dei Greenslade, i nuovi proprietari americani del castello. Per la gente del luogo la loro presenza ha sia vantaggi che svantaggi: portano lavoro, denaro e innovazione, ma in questo modo intaccano il perfetto equilibrio in cui tutti vivono, innescano un cambiamento e si sa, i cambiamenti non sempre piacciono a tutti.

Nel bosco abita anche una giovane ragazza, che tutti considerano una strega e spesso denigrano, il suo nome è Eibhlin e i suoi occhi dopo di un brutto incidente non sono più in grado di vedere, anche se riesce a vedere il mondo molto più di tutti gli altri, lo sente. La sua storia colpisce subito Garth, il nipote del proprietario dell’impianto di estrazione del petrolio: un po’ per curiosità, un po’ attirato profondamente da lei inizia ad avvicinarsi, ad ascoltarla e a difenderla dal pericolo che corre. In paese infatti c’è un prete che è determinato a volerla uccidere, scacciare via, in quanto secondo la sua opinione rappresenta il demonio, così come lo rappresentano anche l’evoluzione e il cambiamento che hanno portato i Greenslade.

Ma questo romanzo non parla solo di loro, parla anche di Tara che è la figlia del ricco proprietario della piattaforma petrolifera e del loro difficile rapporto: la visione di suo padre è infatti molto arretata, voleva imporle un matrimonio quando il suo unico desiderio era studiare e realizzarsi come donna, in questo modo è nata una profonda divisione tra i due e Tara ha perso di vista un po’ la sua vita, passando da un uomo ad un altro, da una festa all’altra… ma la sua vita presto verrà stravolta da un evento totalmente inatteso e inaspettato: come reagirà?

In Una voce nella nebbia impariamo a conoscere anche molto bene il medico del paese, Seasamh O’Caroean che prenderà molto a cuore le vicende che interesseranno la famiglia Greenslade, fino ad avvicinarsi sempre di più e a ritrovarsi coinvolto in prima persona. Ma saranno molte le vicende che si susseguiranno, gli ostacoli da dover affrontare, i pregiudizi da combattere e molto, molto altro.

La storia è ricca di colpi di scena e di avventure, il tutto con uno sfondo immerso nella natura offerto dall’ambientazione irlandese che ci trasporta in una realtà abbastanza diversa da quella in cui siamo abituati a vivere: una realtà di antiche tradizioni e credenze popolari, che crede e forse in parte è intimorita dalla natura, dalla magia e da tutto ciò che non siamo in grado di spiegare razionalmente, ma è anche una storia che parla di tematiche molto attuali, che viviamo continuamente nella nostra quotidianità: il progresso che avanza, l’evoluzione socio-economica che ne deriva, che sembra tanto spaventare chi è abituato a vivere immerso nel suo equilibrio perfetto, ma che sono necessari affinché ognuno di noi possa vivere al meglio. Questo aspetto è molto difficile da comprendere e da affrontare, ma in Una voce nella nebbia viene trattato ampliamente, anche attraverso la figura del prete che è convinto che tutto questo sia solo una rappresentazione di Satana… per alcuni potrà sembrare assurdo, ma c’è chi è ancora convinto di queste teorie e ostacola la vita degli altri.

Un altro tema molto importante affrontato è quello dei rapporti familiari, in particolar modo quello padre-figlia, ma anche altri non sono stati affrontati in maniera più superficiale: perché nascono le divisioni? Perché per un padre è così difficile comprendere i reali desideri della figlia e provare ad assecondarli senza pensare solo al proprio vantaggio economico? Incomprensioni, parole taciute che forse non potranno mai essere pronunciate, perché la vita è imprevedibile e non sempre ci offre il tempo di cui avremo bisogno, per questo è importante vivere ogni momento.

Il pregiudizio poi è un tema ampliamente affrontato, con annesse le persecuzioni, gli insulti e via dicendo che chi ne è vittima è costretto a subire, che troppo spesso noi spettatori esterni accettiamo per inerzia, osserviamo senza intervenire e la situazione peggiora, di giorno in giorno, fino a degenerare in forme di violenza che diventano inaccettabili e ci spingono ad agire. Ecco, dovremmo imparare ad agire prima.

Lo stile delle autrici ancora una volta si conferma semplice, fluido e lineare, perfettamente armonizzato per tutto il romanzo che si presenta al lettore quindi come un testo coerente e coeso. Il lessico utilizzato è facilmente comprensibile, pertanto la lettura è indirizzata a un pubblico molto vasto ed eterogeneo, in grado di soffermarsi a riflettere sulla moltitudine di tematiche affrontate. Bellissima l’ambientazione irlandese che fa da sfondo alle vicende, curata nei dettagli e sempre molto ben descritta, in modo da risultare semplice per il lettore immergersi nella storia.

Tu stai bevendo, stai fumando, stai cercando di distruggere te stesso per darti una punizione che non meriti.

Sulle autrici:

Laura Costantini e Loredana Falcone sono romane. Hanno superato gli …anta e tanto vi basti per la parte strettamente anagrafica. Scrivono insieme dai tempi del liceo (classico) e non hanno mai smesso. Non si dividono personaggi e capitoli. Scrivono insieme nel vero senso della parola, incontrandosi una volta a settimana, tutte le settimane, cascasse il mondo, e mettendosi davanti a una tastiera nella cucina di Lory. Narra la leggenda che sfiorino la telepatia e che alle volte si spaventino, loro per prime, della sintonia raggiunta.

Ho già letto molti dei loro romanzi, potete leggere le mie recensioni cliccando qui e colgo l’occasione per ringraziarle.

/ 5
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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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