Tutte feriscono, l’ultima uccide

Tutte feriscono, l’ultima uccide è un thriller ambientato nell’eterna Roma che ci trascina all’interno di questa meravigliosa città.

  • Titolo: Tutte feriscono, l’ultima uccide
  • Autrici: Laura Costantini e Loredana Falcone
  • Casa editrice: Edizioni Il Vento Antico
  • Numero di pagine: 215 circa
  • Codice ISBN: 9791280324153
  • Prezzo: 16.99€ cartaceo, 3.10€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

Roma conserva all’interno di sé tantissime tradizioni e tantissimi antichi valori che agli occhi dei turisti non sono ben visibili come i monumenti che vengono spesso visitati: racchiude secoli e secoli di cultura romana che sembra essere profondamente radicata un po’ in tutto il nostro Paese, ma forse ancor di più in questa città eterna.

I personaggi di cui leggiamo sono solo dei semplici cittadini che vivono le loro vite secondo un moto inerziale: ogni giorno si sussegue al precedente, senza particolari novità o stravolgimenti, fino a quando non vengono rinvenuti nel fiume Tevere dei corpi di alcuni barboni di varie zone di Roma, con delle incisioni sul corpo e sembrano essere tutti riconducibili a un qualcosa al di sopra di loro, come se non fosse un gesto consapevole, ma ben orchestrato da qualcuno al di sopra di loro. Omnes feriunt, ultima necat aleggia nell’aria, intrappola e uccide, ma chi c’è dietro tutto quanto?

Il giallo da risolvere è parecchio intrigato e ha radici molto profonde all’interno della grande culla culturale dell’eterna Roma: attorno a queste vicende scopriremo molto di più sulla vita dei protagonisti di questo romanzo. Veneziano è il primo ad avvertire ciò che aleggia per le strade di Roma a notte fonda, è il primo a ritrovarsi coinvolto in queste nebbiose vicende, ma il suo ruolo all’interno della storia si scoprirà più avanti. Il maresciallo Quirino Vergassola invece dirige le indagini e avverte man mano che la situazione va avanti un peso di responsabilità crescente: cosa c’è dietro tutto questo? Una setta di fanatici e perché proprio tutti i corpi sono dei senzatetto? Per poter scoprire di più ha bisogno del suo amico giornalista, Nemo Rossini: i senzatetto o le persone di strada si sa, non si fidano molto delle persone in divisa e magari, come in Tutte feriscono, l’ultima uccide , potrebbero fidarsi e parlare molto di più con qualcuno che sembra essere vicino a loro, anche grazie alle molte sue conoscenze. Grazie a questo alcune tessere iniziali del puzzle iniziano a comporsi e il lettore inizia ad entrare nel vivo delle vicende, cercando di indagare egli stesso e di trarre le proprie conclusioni.

Giocherà un ruolo fondamentale all’interno della vicenda anche il personaggio di Monica che si prodiga per i senzatetto facendo volontariato in una mensa per i poveri: altruismo il suo? No, dal momento che fa tutto questo per riuscire a trovare suo padre, nella speranza, un giorno, di riuscire a scorgere i suoi occhi tra quelli di tantissima gente che vede ogni giorno frequentare quel posto. Attorno a lei si costruisce un intreccio amoroso e non: sua zia Nerina, il portiere del palazzo Claudio e un ragazzo affascinante, Attlio, capo di un’associazione culturale, la Brigata Coclite che riguarda il mondo dell’antica Roma.

Molti saranno gli intrecci tessuti nel corso della storia, i dubbi e le tante piste da seguire per riuscire, finalmente, a scoprire la verità celata dietro tutto questo mistero. Lo stile e il lessico utilizzati sono semplici e scorrono molto fluidamente: è un romanzo che si legge in poche ore, scandite da un ritmo incalzante che mantiene alta l’attenzione del lettore, che si ritrova coinvolto nelle vicende, anche lui testimone per certi versi, intendo ad adoperarsi per arrivare alla conclusione della vicenda. Molti colpi di scena ben inseriti all’interno della narrazione di Tutte feriscono, l’ultima uccide che sono perfettamente argomentati e arricchiti anche da vari dettagli che denotano quindi una profonda conoscenza e ricerca da parte delle autrici prima della stesura della storia.

Alle parti descrittive si alternano i dialoghi, anch’essi ben inseriti e arricchiti da una preziosa regionalità: molte volte, infatti, vi è la presenza di una punta di romano che spesso fa anche sorridere il lettore, sdrammatizzando momenti carichi di tensione e suspense. Ottima l’ambientazione, ben curata e ben argomentata, come anche tutti i riferimenti alla cultura romana che sono stati inseriti nel corso delle vicende.

Tutte feriscono, l’ultima uccide è un ottimo thriller ricco di elementi che catturano il lettore, ma non ha un fine puramente ludico o di intrattenimento: molte sono, infatti, le tematiche che affronta e su cui ci invita a riflettere. La fragilità e il destino incredibilmente mutevole dei senzatetto, cosa si nasconde dietro il volontariato e da quali fini non propriamente altruistici esso sia spesso guidato; l’importanza della collaborazione nella risoluzione di casi più o meno complessi, come anche l’importanza dell’amicizia e della fiducia verso le persone di cui ci circondiamo nella vita di tutti i giorni e così via. Se amate Roma e vi piacciono i thriller vi consiglio questa lettura, che vi trasporterà all’interno delle vicende: vedrete la realtà attraverso gli occhi del giornalista Nemo, proverete gli stessi sentimenti della protagonista Monica e sarete dei testimoni come Veneziano. Coinvolgente e scritto molto bene, ancora una volta un’ottima pubblicazione di questo duo scrittorio di cui ormai ho letto molto: affidatevi a loro e avrete degli ottimi thriller (e non solo) a farvi compagnia!

Veneziano ha sentito uno sguardo di gelo calargli addosso. Si è rannicchiato sulla gradinata, certo di venire annientato. Ma l’unica vittima ( omnes feriunt, ultima necat ) è stata la sua volontà di fuggire lontano. Il padrone oscuro l’ha visto e l’ha condannato. Essere testimone. Sapere. E non avere voce per raccontare.

Non faccia l’errore di giudicare le persone dalle apparenze. Ho già avuto l’impressione che lei tenda a mitizzare la povertà come viatico alla ricchezza dell’anima. Certo, è così che ci hanno abituato a intenderla. Ma essere poveri non sempre è sinonimo di virtù. Come le ho già detto, spesso è sinonimo di resa. Appartenere a una famiglia ricca, con delle tradizioni, non è una colpa. A patto che non ci si dimentichi degli altri.

Sulle autrici:

Laura Costantini e Loredana Falcone sono romane.
Hanno superato gli …anta e tanto vi basti per la parte strettamente anagrafica. Scrivono insieme dai tempi del liceo (classico) e non hanno mai smesso.
Non si dividono personaggi e capitoli.
Scrivono insieme nel vero senso della parola, incontrandosi una volta a settimana, tutte le settimane, cascasse il mondo, e mettendosi davanti a una tastiera nella cucina di Lory.
Narra la leggenda che sfiorino la telepatia e che alle volte si spaventino, loro per prime, della sintonia raggiunta. Su Tutte feriscono, l’ultima uccide c’è la loro firma!

Ho già recensito alcuni loro romanzi, per leggere qualche mio consiglio cliccare qui

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *