Trappola a Boscolungo

Un’eredità in ballo, un inganno celato, una caccia al tesoro letteraria, interessi personali e nuovi legami: questo è Trappola a Boscolungo.

Trappola a Boscolungo
  • Titolo: Trappola a Boscolungo
  • Autrici: Laura Costantini e Loredana Falcone
  • Casa editrice: NUA Edizioni
  • Numero di pagine: 260 circa
  • Codice ISBN: 9788831399685
  • Prezzo: 16.50€ cartaceo, 4.99€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

Per evitare di fare spoiler vi lascio la trama del romanzo:

Cosa sei disposto a fare per vincere la fetta più grossa di un’eredità?

Bloccati in un castello completamente isolato dal mondo, i protagonisti di Trappola a Boscolungo si sfidano, si tradiscono e stringono alleanze sotto l’occhio misterioso e attento di uno spietato Grande Fratello che, pagina dopo pagina, non perde occasione per sottoporli a nuove prove.

Da due autrici italiane un giallo dal sapore classico, perfetto per chi ha amato il film Cena con delitto – Knives Out.

Bartolomeo Zoldan ha sempre avuto un crudele senso dell’umorismo. Approfittando del castello di Boscolungo, una sua proprietà sull’appennino tosco-emiliano, ha deciso che perfino da morto può giocare un tiro mancino ai propri eredi: costringerli a partecipare a una sorta di caccia al tesoro per aggiudicarsi il pacchetto di maggioranza della Zoldan S.p.A..
Dovranno restare in totale isolamento (nessuna comunicazione con l’esterno, nessuna connessione, nessuna auto a disposizione) nel castello e seguire le tracce basate sui versi immortali di Giacomo Leopardi.
Un figlio scapestrato, la vedova del primogenito di Bartolomeo, un figlio illegittimo e la giovane segretaria che il magnate ha sposato segretamente saranno costretti ad allearsi, diffidare, tendersi reciproci trabocchetti per cercare di interpretare tutti gli enigmi e raggiungere il tesoro. Nessuno di loro immagina che il gioco possa diventare qualcosa di ben più pericoloso.
E che la posta in gioco possa essere la vita.

L’isolamento forzato, la corsa all’eredità e il susseguirsi di eventi sempre uno più strano dell’altro porteranno all’esasperazione anche i più calmi: le alleanze che tenteranno di stipulare saranno messe a dura prova da un continuo rimescolamento delle carte; nel frattempo il lettore scoprirà sempre di più sul conto di ognuno di loro, sia attraverso il racconto di alcuni eventi, che dalle loro emozioni raccontate e dalle loro reazioni più o meno consapevoli. Organizzare una caccia al tesoro con dei semplici indizi letterari è un’idea sicuramente geniale, ma rappresenta un arduo scoglio per chi non conosce bene il castello o Leopardi stesso, ma tenere la situazione sotto controllo, specie vista l’altissima posta in gioco è altrettanto difficile.

Eventi insoliti, comunicazione del tutto assente, atmosfera generale molto cupa e misteriosa alimentano la curiosità del lettore, che tenta di scoprire di più sulla reale motivazione di questa caccia al tesoro, su tutti i meccanismi che si muovono nell’ombra e tentano di alterare il normale flusso degli indizi e di eventi; molti saranno i colpi di scena o gli accadimenti che scatenano nel lettore un senso di straniamento, perché vanno a stridere con l’immagine che spesso si costruisce di un personaggio. Alla fine del romanzo tutto apparirà molto più limpido e chiaro, così il lettore si ritroverà faccia a faccia con la verità e con le sue conseguenze.

L’idea della caccia al tesoro guidata da indizi letterari mi è piaciuta un sacco, li ho trovati davvero ben scelti e perfettamente coerenti con l’ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi; d’altronde, Leopardi sta bene con tutto! Nello sviluppare un’idea simile, però, è stato necessario articolare bene la storia e i vari colpi di scena che si susseguono, che a volte ho faticato a collegare nell’immediato, per cui vi consiglio di farvi una sorta di piccola mappa. Ampie e ben curate le descrizioni, ottima sicuramente la scelta di utilizzare la terza persona per la narrazione, pur fornendo comunque un punto di vista interno alle vicende, quasi come se il lettore si ritrovasse a essere consapevole delle cose, fosse quasi guidato a scoprire la verità prima che gli venga rivelata.

Le tematiche affrontate in Trappola a Boscolungo sono moltissime, ricche di sfumature: vi sono la sete di potere e denaro, che sembra muovere qualsiasi azione umana ed essere alla base di qualsiasi logica di pensiero; la solitudine e il senso di angoscia che ne deriva, che spesso si fa pesante e si tenta di colmarlo nelle maniere più autolesioniste possibili; l’egoismo e l’inganno, ma anche, quasi paradossalmente, la solidarietà e l’aiuto reciproco, che porteranno allo sviluppo di rapporti che il lettore non avrebbe mai pensato all’inizio del romanzo stesso. La penna delle autrici è abile e attenta nel rivelare le giuste informazioni al momento opportuno e nel costruire scene e movimenti perfettamente in linea con quello che sarebbe il comportamento umano.

Sommando tutti questi elementi, ne esce fuori un romanzo con uno stile semplice e dal ritmo alternato, talvolta più veloce e incalzante, mentre altre volte più lento e descrittivo; i dialoghi sono ben strutturati e i personaggi sono coerenti nel loro sviluppo nel corso della storia, così come gli eventi stessi. Detto ciò, cosa aspettate ancora? Tuffandovi nelle pagine di questo romanzo, entrerete nel castello, nella foresta di Boscolungo e chissà cosa avrà in serbo per voi…

Gli uomini che aveva incontrato dopo suo marito erano stati solo utili antidoti alla solitudine. Ora, perdendosi in quegli occhi azzurri, non riusciva a non chiedersi come sarebbe stato lasciarsi andare alla promessa che contenevano, con ancora sulle labbra il sapore dolce del bacio che si erano scambiati poche ore prima.

L’ultima cosa che ricordava era la sensazione di vuoto. Improvvisa e proditoria.

Sulle autrici:

Laura Costantini e Loredana Falcone, romane, più sorelle che amiche. Di sicuro complici nel coltivare la magia della scrittura. E la gioia della pubblicazione dal 2008 a oggi, senza soluzione di continuità, confrontandosi con molte case editrici: Las Vegas Edizioni, goWare, HarperCollins, Dei Merangoli, Il Vento Antico e, oggi, NUA. Si portano dietro un peccato originale, non hanno accettato di lasciarsi incasellare. Nella loro produzione noir, giallo, thriller, storico hanno in comune personaggi, maschili e femminili, che non rientrano negli stereotipi. Il loro ultimo romanzo, prima di Trappola a Boscolungo, è Le tre parti del cuore.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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