Tra le righe della poesia: Ricerca di te.

Oggi nasce una nuova rubrica che spero di riuscire a mantenere con costanza, si chiamerà “Tra le righe della poesia”: ogni lunedì sceglierò una o più poesie, aggiungerò delle mie riflessioni o una breve recensione sul libro da cui sono tratte.

Oggi tocca al libro di un autore emergente molto disponibile:

  • Titolo: Ricerca di te
  • Autore: Leonardo Di Stasio
  • Codice ISBN: 9781687724724
  • Prezzo: 9.99€

Generazione flop

Vi lasciate e vi mettete sull’iphone

sembra una partita virtuale a ping-pong

ma quanta freddezza con sto smartphone

si faranno su Facebook anche i flash mob

ti vedo su Instagram

ti parlo su WhatsApp

ci vedremo solo quando ci sarà il down

quanto sei figa oh

ma è solo photoshop

ti ho vista per stra,

ti sei presentata

e intanto penso “ho fatto un altro flop”

Questa poesia, semplice nel suo stile, mi ha invitata molto a riflettere sulle conseguenze sempre più evidenti che hanno i social sulla nostra vita : conosciamo delle persone, solo per poi scoprire che non sono chi dicono di essere, ma non solo a livello fisico, quanto caratteriale.

I social non ci daranno mai la dolcezza degli abbracci, sono ambienti tristi e freddi che utilizziamo per restare in contatto con il mondo, ma quanto può essere reale il mondo che si nasconde in rete?

I rapporti umani ormai sono condizionati sempre più dai like, dalle reazioni alle foto su i social, dai visualizzato senza risposta su WhatsApp, ma noi stiamo realmente insieme quando ci sarà “il down”, quando questi social saranno fuori uso e potremo riscoprire la bellezza dei rapporti umani: del ridere a crepapelle tenendosi la pancia, non selezionando uno sticker, dello starsi accanto fisicamente e mentalmente, non delle poche parole di circostanza celate dietro uno schermo.

E’ a questa mancanza di umanità che stiamo andando incontro, soprattutto dopo questo grande periodo di blocco sociale che non si sa per quanto durerà: siete pronti a preservare la vostra umanità?

Buonanotte amore mij

Buonanotte amore mij

te l’allucco a rinto ‘o scur e chesta vij

buonanotte piccerè

nun capiscij chell ca tu sij pe me

buonanotte tutte ‘e nott, pe te giurà st’ammor

pe te senti semp vicin a chistu core

tu ca stai in equilibrio ngopp a mill suonn infrant

te teng stritt pecchè può carè in ogni istant

a te, ca ij vuless che fuss ‘o sol mij ogni matin

ca si te vas sij ‘na scossa aret ‘i rin

buonanotte p’ogni nott ca simm stat luntan

e p’ogni nott che avim passat a stregnerce ‘e man

buonaotte chesta sera che val chiù ‘e ll’ate

pecchè over ce simm amat

e u buongiorno tuoj voglij dimane

ma ancor e chiu voglij ca tu riman

e nun te ne fuì comm hann fatt l’at

Questa poesia in napoletano nella sua semplicità è ricca di speranza, d’amore e di voglia di stare insieme, nonostante tutte le persone sbagliate di prima, nonostante tutti gli eventi tristi e i sogni infranti, nonostante tutto insomma. Perché la felicità è lei, e senza di lei non sarebbe lo stesso.

” Buonanotte amore mio

te lo grido dentro il buio di questa strada

buonanotte piccerè (questo non può essere tradotto, è troppo bello già così)

non capisci quello che tu sei per me

buonanotte tutte le notti, per giurarti questo amore

per sentirti sempre vicina a questo cuore

tu che stai in equilibrio su mille sogni infranti

a te, che io vorrei che fossi il mio sole ogni mattina

che se ti bacio sei un brivido alla schiena

buonanotte per ogni notte che siamo stati lontani

e per ogni notte che abbiamo passato a stringerci le mani

buonanotte questa sera vale più delle altre

perché è vero che ci siamo amati

e il tuo buongiorno voglio domani

ma ancor di più voglio che rimani

e non vai via come hanno fatto gli altri “

Non c’è niente da dire, il napoletano suona molto più musicale dell’italiano, almeno per me che lo comprendo. Trovo inoltre molto importante che si scrivano ancora poesie in napoletano, perché ci aiutano a preservare la conservazione della lingua e sopratutto a far comprendere a persone che vedono il Sud come un qualcosa di perennemente degradato: ecco, anche noi abbiamo elementi validi e sensibili.

Recensione

Sulle raccolte di poesie non si può mai dire molto, perché ci sarebbe bisogno di parlarne una ad una ed analizzarle insieme, ma vi posso dire che lo stile semplice di Leonardo è arrivato al mio cuore molto più di stili pieni di artifici retorici o di schemi metrici troppo precisi.

La sua è una poesia libera, che trasmette tanto dolore, soprattutto legato ad una forte assenza che ha determinato l’intero corso della sua vita, ma parla anche del suo modo di reinventarsi, di imparare a convivere con questo grande vuoto e ad andare avanti: fidandosi dell’amore, giocando a calcio…

Sono poesie molto profonde, che ci raccontano di un dolore altrettanto profondo, ma anche di tantissime altre emozioni che prova l’autore; è una poesia di sfogo, un modo per uscirne e questa caratteristica ai miei occhi è una delle poche qualità essenziali che deve avere una poetica per essere considerata tale: dev’essere un viaggio intimo all’interno dell’autore, in questo caso anche all’interno di noi stessi.

Link d’acquisto: amzn.to/3hprVq2

Un grazie speciale va al’autore, per aver deciso di mettere all’interno delle mie mani la sua opera.

A presto lettori, @la_lettrice_ • Foto e video di Instagram

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

4 Risposte a “Tra le righe della poesia: Ricerca di te.”

  1. Sento che questa rubrica sarà bellissima, questo post mi ha incantata sei davvero brava a descrivere le emozioni, il talento si percepisce da ogni frase! Seguirò volentieri questa rubrica e parteciperò ogni volta che sarò ispirata ?

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