Sul mare c’è un ponte di carne viva che ho rotto

Sul mare c’è un ponte di carne viva che ho rotto è una raccolta di poesie dallo stile semplice e introspettivo, sublime.

Sul mare c'è un ponte di carne viva che ho rotto
  • Titolo: Sul mare c’è un ponte di carne viva che ho rotto
  • Autrice: Lucia Mangili
  • Casa editrice: Albatros
  • Numero di pagine: 80 circa
  • Codice ISBN: 9788830624054
  • Prezzo: 9.90€ cartaceo 9.49€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

La poesia crea sempre una sorte di ponte che unisce il lettore all’autore, ma questo risulta essere più semplice quando le tematiche affrontate sono vicine a molte persone e lo stile è semplice, ma ricercato, come nel caso di questa raccolta poetica.

L’autrice all’interno dei suoi scritti inserisce molto spesso degli elementi legati alla natura, quali il mare, il cielo, la rugiada per esempio e questo fornisce al lettore una sorta di strumento per concretizzare le proprie emozioni e le proprie sensazioni attraverso elementi che molto spesso osserviamo, ma sui quali non prestiamo molta attenzione. Personalmente il mare è uno degli elementi che penso mi rappresenti di più, per la molteplicità delle sue sfumature e degli eventi che possono vederlo come protagonista, per le sensazioni e le emozioni che ognuno di noi è in grado di provare semplicemente guardandolo o ascoltando il suono delle onde. Per questo motivo ho sentito particolarmente vicine a me delle poesie.

Sul mare c’è un ponte di carne viva che ho rotto è una raccolta di poesie che affronta varie tematiche, alcune in maniera più esplicita e altre in maniera più velata, in modo da lasciare spazio a un’ampia libera interpretazione da parte del lettore che però sarà guidato dalle attente parole dell’autrice: si parla d’amore e di dolore, di tempeste e di quiete, della fine di qualcosa e dell’inizio di qualcos’altro, del silenzio assordante… insomma, si spazia molto all’interno di vari temi e situazioni.

Alcune poesie hanno un titolo iniziale, mentre altre prendono il titolo dal loro primo verso, ma questo non segue uno schema fisso o ricorrente, o almeno non l’ho individuato; lo stile dell’autrice come già anticipavo prima è molto semplice e facilmente comprensibile, anche se non manca una profondità e un’intimità che solo la giusta terminologia e l’uso attento di vari artifici può conferire a una raccolta poetica degna di nota. Consiglio questo titolo a tutti coloro che hanno voglia di addentrarsi dentro le parole, di scoprirne a pieno il loro significato, affrontando temi molto comuni e altri meno, ma che sembrano sempre star parlando di noi, il tutto affascinati dallo stile particolare dell’autrice.

Il lettore avventurandosi e addentrandosi nella lettura potrà sentirsi capito, non più solo, mentre legge dei suoi sentimenti, delle emozioni che sicuramente ha provato o sta provando nel corso della sua vita; la raccolta di poesie Sul mare c’è un ponte di carne viva che ho rotto pertanto è adatta a un pubblico abbastanza vasto ed eterogeneo, anche se non penso sia adatta a tutti perché bisogna leggerla con la mente e il cuore giusto.

Le poesie sono spesso affiancate e arricchite dalle immagini di alcuni quadri realizzati dall’autrice stessa, che contribuiscono a fornire alla raccolta di poesie un contenuto più visivo e diretto rispetto alla poesie, pur non stonando nell’osservare l’intero complesso dell’opera. Sono dei quadri molto particolari e che personalmente ho trovato piacevoli, che fanno comprendere quanto l’autrice sia vicina all’arte nella sua forma più libera e ampia, quanto lei sia intimamente connessa con questo mondo, che spazia dall’arte visiva (quindi i suoi quadri) all’arte scritta (quindi le sue poesie). Eccone un esempio:

Sul mare c'è un ponte di carne viva che ho rotto

Mi abbracci

e le mie isole lontane, disperse

di anima e corpo

dolcemente

si ricompongono.

Ci abbiamo messo di tutto

quella cesta di intellettualismo,

un accumulo di orgoglio,

sfidarsi a chi sa fare meglio:

tra noi

abbiamo affastellato di tutto,

ci siamo coperti tanto da avere freddo

fino a che di fronte a me parlavi

ma io non ti ho più visto.

Tra noi

Sull’autrice:

Lucia Mangili è nata a Bergamo e, dopo un acceso peregrinare, attualmente vive in Emilia Romagna. La passione per la parola scritta, soprattutto quella più essenziale e diretta, esplode dall’adolescenza; successivamente si affianca altrettanto forte l’amore per la pittura: il felice connubio dura ormai da anni. Dopo una laurea nel settore scientifico, ha deciso di portare la creatività anche nel suo lavoro, ricoprendo il ruolo di Web Designer e Developer in agenzie di pubblicità. Ha già pubblicato Passioni-sole e Penne alla Bolognese. Sul mare c’è un ponte di carne viva che ho rotto è la sua ultima pubblicazione.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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