Perché guardare Start up? Start-Up è un drama sudcoreano ambientato nella Sandbox, la fittizia Silicon Valley della Corea del Sud, e racconta la storia di vari personaggi che intraprendono il mondo delle start up. Il drama si muove lungo due archi temporali, dove i protagonisti prima sono bambini per poi ritrovarsi nel mondo adulto, esprimendo il il ritratto di una società sempre più dominata dalla tecnologia. Il drama è per tutti coloro che sognano, per quelli che sperano di farcela con le proprie forze, senza i soldi del papà o raccomandazioni, tuttavia non basta resistere o essere dei geni, occorre anche essere molto scaltri, perché quello del business riserva sorprese, non sempre belle ! E’ disponibile anche sulla piattaforma di Netflix.
Titolo originale : 스타트업 ( Seutateu-eop)
Paese: Corea del Sud
Anno: 2020
Formato: SERIE TV, drama coreano, sentimentale
Stagioni: 1
Puntate: 16
Durata: 70 min
Lingua originale: coreano
Ideatore: Park Hye-ryun
Regia: Oh Choong-hwan
Colonna sonora: ” Future” ( Red Velvet)
Personaggi e interpreti
Suzy: Seo Dal-mi
Nam Joo-hyuk: Nam Do-san
Kim Seon-ho: Han Ji-pyeong
Kang Han-na: Won In-jae/Seo In-jae
Kim Hae-Sook: Choi Won-Deok
Song Seon-Mi : Cha A-Hyun
Kim Joo-Hun: Seo Chung-Myung
Kim Hee-Jung: Park Geum-Jung
Kim Won-Hae: Nam Seong-Hwan
TRAMA
La storia ha inizio con Seo Chung-Myung, il quale ha avuto una vita dedita al lavoro, dove però subiva soprusi, e decide di mettersi in proprio, il che porta al suo divorzio con Cha Ah-hyun. Dopo un anno riesce a ottenere un accordo, dove darà l’idea di Sandbox , durante il suo colloquio con il proprietario, poi capirete perché si chiama così. Lo stesso giorno, però muore sull’autobus mentre tornava a casa a causa di lesioni cerebrali. I due hanno due figlie Dal-mi, la classica Cenerentola che subisce ogni genere di sopruso, perché è povera e per nulla raccomandata, a differenza della sorella In-jae, adottata da un ricco e potente uomo d’affari, sposato dalla madre. Idealista e onesta la prima, opportunista e scorretta la seconda, entrambe cercano di imporsi nel mondo del business, Dal-mi sogna di riscattare la memoria del padre e diventare la prima Steve Jobs donna del suo Paese. Dal-mi dopo la morte del padre va a vivere con la nonna paterna , legate a quest’ultima sono le scene più emozionanti e anche dolorose del drama, con tutti i personaggi che cercano e trovano in lei rifugio, ma anche ispirazione. Tra questi c’è Ji Pyeong, anche lui brillante e pieno di risorse, ha trovato con la forza della rabbia e della disperazione il successo nel mondo delle start up, ma si è ridotto ad una vita riservata e di solitudine, il quale da adolescente fu aiutato dalla nonna di Dal-mi, e per ripagarla del suo aiuto si finse amico di penna di Dal-mi, nascondendo il suo nome, facendosi chiamare Nam Do-San, promessa nascente della matematica.
Do-san, è’ il fondatore di Samsan Tech, un personaggio timido che non riesce nemmeno a guardare le persone negli occhi, ha mollato tutto per creare un programma di riconoscimento, grazie all’IA ( intelligenza artificiale). Dosan sa di essere un sostituto di JP che sta facendo tutto questo per supportare Dalmi e la nonna. Così Do-san decide di avviare una startup nella speranza di trasformare l’incomprensione di Seo Dal-mi in realtà.
Emergeranno poi personaggi unici come Kim Yong-san e Lee Chul-san, amici di Do-san sin dall’università, Jeong Sa-ha, ex avvocato, ha lasciato il lavoro per perseguire qualcosa di meno generico e Nam Cheon-Ho cugino di Do-san, IDOLO INDISCUSSO, POI GUARDANDO LA SERIE SCOPRIRETE PERCHE’. Tutti questi personaggi affolleranno la Sandbox, pronti a creare applicazioni che sfruttano l’intelligenza artificiale, tutti pronti a tutto pur di emergere.
Start up è veramente una serie che merita di essere vista, preparate i fazzoletti perché alcune scene sono abbastanza drammatiche. È una di quelle serie dove si nota quanto la tecnologia possa far bene all’uomo, ma anche quanto essa possa bloccare il lavoro, infatti con l’IA saranno i robot a lavorare per noi. La serie presenta un cast spettacolare, con giovani pronti cambiare il mondo, e adulti pronti a sorreggerli in ogni momento, in ogni attimo di fragilità. Per non parlare poi del bellissimo triangolo amoroso, dove soltanto alla fine potrete capire chi sceglie Dal-mi ( tra i due è veramente ua scelta ardua). L’elemento che colpisce di più è la dinamicità dei personaggi, non ancorati ai loro modi di essere, ma pronti a cambiare e migliorarsi continuamente, senza mai scoraggiarsi!
L’autrice di questo articolo è Francesca di @ikigai.ragionedivivere , che si occupa della sezione Drama.
UN FILM BELO MA CON FINALE CHE VERAMENTE FA SCIFO .SONO RIMASTO DELUSO MA VERAMENTE DELUSO CHE AL FINE PROTAGONISTA DAL FILM INIZIALE RIMANE FREGATO TOTAL MENTE AL FINE .INIZIO BELISIMO STRAPA LACRIME POI MANO MANO SEMPRE PEGIORAVA A TAL PUNTO CHE PROTAGONISTA DELE LETERE A FINE RIMANE DA SOLO COME LA MERDA E VECE UN PIVELO UN COGLIONE AVRA TUTTO AMORE SOLDI SUCESO MIDISPIACE CHE HO PERSO TENPO PER VEDERE QUASI TUTTA SCIFEZA.SCONSIGLIO VEDERLO
assolutamente d’accordo un drama di ” merda ” un drama di merda da non consiglio a nessuno 1 e io ne ho visti molti !! PESSIMO INUTILE STRONZO
Il drama è bello, merita ma la storia è poco omogenea, inizialmente si parla di sentimenti , di rapporti, di avvicinamenti, dopo l’ottavo episodio è tutto concentrato sugli errori e il raggiungimento del successo, la storia si perde, non ci sono dialoghi chiarificatori e anche la storia si spegne per finire in maniera indefinita. O racconti solo il mondo delle start up , che può andare o se decidi si raccontare una storia la sviluppi e ne tracci l’evoluzione. Peccato perché aveva enormi potenzialità.
Il protagonista delle lettere come dice qualcuno rimane da solo perché non ha avuto alcuna iniziativa, per citarlo “Io dopo le lettere non ti ho più cercato, lui ne ha letta una ed è corso da te”. Il motivo per cui rimane solo è la sua inconcludenza. Ognuno ha quello che semina.
Un drama deludente. La protagonista si innamora di chi scrive le lettere quindi alla fine non ha senso che si innamora dell’altro. Avrebbe dovuto scegliere ji peyong a prescindere dal nome con cui si era firmato. Quando ho capito come sarebbe andata la storia ho smesso di vederlo. I drama coreani sono adorabili ma spesso le storie hanno delle grosse lacune e lo sviluppo converte su finali senza senso e deludenti. Peccato. Non sopporto poi che su youtube mettono video dei finali alternativi…