Ciao lettori, oggi torno con una recensione di un libro molto particolare e soprattutto diverso dai soliti, ” Lo scrittore solitario ” non è soltanto un libro che parla di uno scrittore, ma parla anche di molti altri aspetti della nostra vita che analizzeremo nel corso della recensione.
- Titolo: Lo scrittore solitario
- Autore: Nicola Ianuale
- Numero di pagine: 240 circa
- Codice ISBN: 9798614743673
- Prezzo: 10.00€
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Daniele Serpico è un giovane ragazzo liceale che nutre una profonda avversione verso la società in cui siamo costretti a vivere: piena di maschere, di inganni, di falsità, dove l’apparenza conta più dell’essere. Viviamo in una società che seleziona attentamente coloro che meritano di essere dei vincenti e coloro che invece rimarranno solo e soltanto dei perdenti per tutta la vita: in base a cosa si eleva questo sistema di meritocrazia? In base alla popolarità e all’immagine che decidiamo di mostrare agli altri e difficilmente quando questa coincide con l’immagine reale di noi stessi, si è dei vincitori: il mondo preferisce chi si riveste di maschere, fino quasi a perdere totalmente ciò che di reale ha la propria personalità.
A mie spese scoprii che le persone erano subdole e non si facevano scrupoli nel tradirsi a vicenda pur di raggiungere i propri scopi. Che senso aveva legarsi a gente tanto meschina? Era proprio questa domanda a giustificare la mia disastrosa vita sociale. […] Ciò mi diede la chiarezza e la cognizione che non esistevano persone autentiche, ma fantocci, manipolati e diversamente plasmati gli uni dagli altri a seconda del contesto, che sotto spessi strati di menzogne, erano semplicemente l’opposto di ciò che in realtà desideravano ardentemente di apparire.
Daniele, soprannominato Dan, ha una grande passione: la letteratura. Profondamente innamorato del romanzo “Il grande Gatsby” e dell’autore Fitzgerald, non può non rimanere colpito quando un giorno in libreria si imbatte nel libro di un nuovo autore soprannominato dalla critica “il nuovo Fitzgerald”.
Il romanzo si intitola ” Il Poeta d’altri tempi” scritto da William Esposito, perfettamente in parallelismo con la storia e la passione di Dan per la scrittura, o meglio la restaurazione della scrittura d’altri tempi che per valori e stile è andata persa.
Tutto si fa più interessante quando William Esposito si trasferisce in una villa vicino casa di Dan: tra i due nasce subito un bellissimo rapporto fondato sulla stima reciproca, parallelismo delle loro idee e della loro visione della società; William rivede in Dan il se stesso di qualche anno fa… ma a questo punto una domanda sorge spontanea: chi è William Esposito e perché del suo passato non si conosce quasi nulla?
Dan comprende che il passato di Will è racchiuso nel bracciale che porta sempre con sé: un bracciale d’oro con una giuntura in ferro, probabilmente causata da una rottura, ma sicuramente pieno di importanza per Will che non se ne separa mai
Cosa nasconde il suo passato e perché Lo scrittore solitario è ancorato al suo passato del quale il braccialetto è solo un promemoria? Una frase ricorrente che troverete all’interno del romanzo è la seguente:
La nostra vita è il più grande romanzo che ognuno di noi possa scrivere.
Per scoprire il perché della ripetizione di questa frase vi invito a leggere questo libro e ad analizzarlo, quasi come fareste con voi stessi.
Lo scrittore solitario è un romanzo molto particolare: ricco di spunti riflessivi sulla nostra generazione, su come siano cambiati gli sili di vita e i modi di essere negli anni, eppure di quanto siano simili tra loro; trasmette in alcuni passi una profonda inquietudine che appartiene a Dan, uno dei tanti adolescenti che si ritrova deluso dalla società e da chiunque ne faccia parte, si sente solo perché non riesce a trovare qualcuno che si distingua dalla massa di persone che lo circonda e che abbia idee analoghe alle sue.
Lo scrittore solitario è anche un romanzo che racconta dell’eterna lotta tra vincenti e perdenti: i primi sono spesso carichi di un ego smisurato, circondati da oggetti o persone che non meritano sul serio e indossano tante maschere che li rendono persone totalmente diverse da quelle che alla fine sono nel loro intimo, mentre i perdenti sono persone che inizialmente preservavano un po’ la parte sana della società, quella che ancora conserva dei sani principi, ma che con il tempo e con le dure sconfitte da accettare inizia ad aprire il proprio cuore alla rabbia e al rancore.
Una caratteristica che accomuna un po’ tutti, però, è quella di sognare: ognuno di noi, che lo ammetta oppure no, custodisce un sogno all’interno del proprio cuore, ma i veri vincenti nella vita sono coloro che di questo sogno ne fanno un obiettivo e si impegnano a fondo per raggiungerlo, non coloro che lo ottengono per puro caso o senza impegno.
Ho apprezzato molto le parti riflessive che contiene il libro, quelle dove Dan si analizza e analizza tutto ciò che gli accade, tutto ciò che lo circonda e ci fornisce sempre degli spunti riflessivi molto interessanti e intimi.
Lo stile di scrittura è stato fluido è scorrevole, non ho incontrato difficoltà a portare a termine la lettura; molte le allusioni ad opere letterarie di grandi autori del passato: Wilde, Pirandello, Fitzgerald e molti altri arricchiscono il romanzo e lo rendono ancora più interessante agli occhi di un lettore onnivoro.
Un grazie va all’autore per aver pazientemente atteso la mia recensione e per la copia del libro!
Quello che hai scritto mi piace molto. E sono curiosa di leggerlo.
Grazie mille ❤️
E stata una bella lettura, ricca di spunti di riflessioni
Esatto! Ne ha moltissimi!
Che belle le cose che hai scritto! Così sono ancora più curiosa di leggere questo libro?
Grazie! Fammi sapere quando lo leggerai!
È proprio vero che col passare del tempo si è cambiati ma allo stesso tempo alcune cose rimangono tali
Già, è vero
Mi piace questo genere di libri che fanno riflettere. Poi se la scrittura è scorrevole me lo segno. Grazie per la bella recensione
Bellissima recensione e bellissimi spunti! Grazie
La tua recensione mi ha incuriosita tantissimo!
recensione straordinaria, vorrei saper anche io scriverle così.