La stanza rossa di Giovanna Politi – Recensione

La stanza rossa è uno di quei romanzi in grado di scuotere forte l’animo del lettore, di insidiarsi nel suo cuore e suscitare forti emozioni.

La stanza rossa
  • Titolo: La stanza rossa
  • Autrice: Giovanna Politi
  • Casa editrice: Graus Edizioni
  • Numero di pagine: 140 circa
  • Codice ISBN: 9788883467899
  • Prezzo: 15.00€ cartaceo
  • Link per saperne di più cliccando qui

Laura è una donna, una madre, un’amica, una giornalista di moda, una del Sud che si è trasferita a Milano e mille altre cose, ma prima di tutto Laura soffre, vive, si emoziona. Proprio sulle emozioni e sulla vita è incentrato questo romanzo, questa sorta di viaggio interiore e non che compie la protagonista: inizia tutto quando un giorno, di ritorno a Milano dopo essere stata nella sua amata Puglia, incontra una signora in treno, con la quale inizia a conversare e ad aprirsi, quasi senza accorgersene.

La signora si chiama Alba e nonostante i suoi anni conserva un fascino che attrae chi la guarda, chi osserva i suoi capelli d’argento e le sue rughe d’oro, che sanno di vita, di battaglie, d’amore e di sicurezze, come i suoi occhi che comunicano un’infinità di cose, ma in maniera velata. Di lei inizialmente a Laura resta solo un biglietto da visita con un numero di telefono, che forse non chiamerà mai, ma alla fine lo fa, un po’ per curiosità e un po’ perché segretamente ne avverte il bisogno.

E’ così che Laura e Alba si incontrano di nuovo a casa di quest’ultima e Laura avverte delle sensazioni strane, come quando il nostro corpo e il nostro inconscio ci fanno capire di poterci fidare di qualcuno, che forse ne abbiamo bisogno, che forse… Però riflettendoci, lei cosa di questa donna che invece sembra conoscerla così bene, che quando parla della sua storia in realtà è come se stesse parlando un po’ anche di Luara, che la accompagna dentro le stanze di casa sua che solo grazie a dei colori le trasettono così ta<nto e la fanno riflettere moltissimo?

E’ un viaggio che compie Laura, ripercorrendo varie fasi della sua vita, viaggiando all’interno delle stanze di vari colori della casa di Alba, che sono semplici e particolari allo stesso tempo, che rappresentano molto più di quello che sembra apparentemente, che non rappresentano solo la storia di Alba, e neanche solo la storia di Laura, ma quella di un po’ tutte le donne, della loro infanzia, poi dell’adolescenza, della maternità. del periodo di vuoto e di dolore, della passione… Una storia che riempirà di interrogativi Laura, che la far riflettere e mettere in dubbio molto, ricordandosi che vivere è molto diverso dal sopravvivere, perché vivere è riempire di colori la propria vita.

La stanza rossa è un romanzo che personalmente ho semplicemente adorato, per la storia e per come viene costruita, ma anche per la molteplicità di spunti riflessivi essenziali che ci offre: è un inno alla vita, al sentire le emozioni e all’imparare a capirle, il tutto sotto il punto di vista di Laura, una donna e una mamma attiva dal punto di vista lavorativo, una scrittrice che ci parla della sua vita, parlando in realtà di molte fasi e molte sensazioni che ci accomunano tutte. L’idea delle stanze mi ha rapita dal primo momento e mi ha fatto avvertire la necessità di continuare, di proseguire la lettura, anche se l’ho conclusa con quella sensazione di aver appena salutato una cara amica: penso che rileggerò questo romanzo, penso che potrei farlo anche varie volte, in modo da leggerlo ogni volta con gli occhi e una maturità diversi rispetto a quelli che ho ora, ma sempre facendo tesoro di quello che contiene.

Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole, il lessico utilizzato è facilmente comprensibile, ma mai banale o scontato, in più punti mi è sembrato che l’autrice utilizzasse proprio le parole perfette per descrivere emozioni, sensazioni e dialoghi e che altre parole simili sarebbero state inadatte, per cui posso affermare che questo romanzo è scritto benissimo, sempre coerente e coeso. Inoltre la narrazione in prima persona da parte della protagonista mi ha dato la sensazione di poter entrare in contatto diretto con la storia, di vivere quelle sensazioni sulla mia pelle e di sentirle molto mie, per cui entrare in empatia con le vicende non è stato per nulla difficile.

I temi affrontati sono moltissimi, si parla d’infanzia, di adolescenza, d’amore e matrimonio, ma La stanza rossa penso sia anche un inno alla maternità, perché in moltissimi punti Laura ci parla di questo, del bellissimo rapporto che ha con i suoi figli e di come questo la faccia sentire, quindi penso che questo romanzo possa scaldare il cuore di qualsiasi mamma o di chiunque desideri esserlo, un giorno. Si parla anche d’amicizia e d’amore verso se stessi, verso la vita e le emozioni che ci fanno capire di starla vivendo a pieno, per cui penso che sia fondamentale che chiunque, ragazze, donne adulte e vissute, in carriera o no, le nonne che tanto amiamo, ma anche ragazzi e uomini che hanno voglia di comprendere quanto tutto quello che ci circonda sia prezioso, leggano questo romanzo, che pur non essendo molto lungo riesce a trasmetterci tantissimo.

Sono felice di aver avuto l’occasione di leggere La stanza rossa, a tal proposito ci tengo a ringraziare la casa editrice Graus Edizioni e l’autrice Giovanna Politi.

Ogni giorno ci alziamo sperando in un’alba nuova, che ci porti quel barlume di gioia capace di modificare la traiettoria di una routine scontata e senza scosse al cuore. Un sole nuovo che ci impreziosisca gli attimi, gli istanti, i secondi, la vita, e che ci ricordi che, anche se le aurore sono tutte uguali, siamo noi che, in base alla nostra visuale, possiamo innamorarcene perdutamente o ignorarle stupidamente; siamo noi gli artisti della nostra esistenza: il sole sorge e cala nonostante i nostri dolori e noncurante delle nostre gioie, le stelle brillano se noi piangiamo o ridiamo, e il giorno avrà la meglio sulla notte anche se noi restiamo a letto e non spalanchiamo le finestre.

Sull’autrice:

Giovanna Politi è una scrittrice e poetessa leccese con otto pubblicazioni alle spalle tra romanzi, favole e raccolte poetiche. Pluripremiata in concorsi letterari importanti, uno tra tutti il premio Zingarelli 2019 per il romanzo Io sono l’amore consegnatole dal Presidente di giuria Prof. Paolo D’Achille, accademico della Crusca. Moltissime le presentazioni dei suoi libri in tutta Italia e le partecipazioni a Fiere e Saloni Internazionali tra cui Torino, Imperia, Londra, Roma, Padova, Milano, Francoforte e anche alla New York Rights Fair. Con il progetto Libriamoci, voluto dal Miur e dal Ministero dei Beni Culturali, ha visitato oltre cinquanta scuole in tutta Italia.
È ideatrice del Progetto didattico di “Educazione alla Bellezza e al Sentimento” adottato in molte scuole primarie. Giovanna Politi è conduttrice di rubriche radiofoniche e pubblica i suoi articoli su riviste cartacee e online. Potete visitare il suo sito cliccando qui

La sua ultima pubblicazione, del 10 Giugno 2021 è La stanza rossa . Ne approfitto per ringraziare la casa editrice per la collaborazione e l’autrice per la pronta disponibilità.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

Una risposta a “La stanza rossa di Giovanna Politi – Recensione”

  1. Giusi cara, ti ringrazio di cuore per aver apprezzato il mio romanzo e la mia scrittura e per aver saputo descrivere meravigliosamente le emozioni che la lettura ti ha provocato. Grata davvero!

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