La nostra folle, furiosa città: recensione.

Parlarvi di questo libro non sarà semplice, per via dei temi molto forti trattati. ” La nostra folle, furiosa città ” parla di violenza e di rivolte, di follia e di furia.

La nostra folle furiosa città
  • Titolo: La nostra folle, furiosa città
  • Autore: Guy Gunaratne
  • Casa editrice: Fazi Editore
  • Numero di pagine: 286
  • Codice ISBN: 9788893255301
  • Prezzo: 18.50€
  • Link d’acquisto: https://amzn.to/3kO4Mzq

Attraverso le fragili voci e i fragili pensieri dei personaggi di questo romanzo, l’autore vuole dare voce ad un gruppo di persone molto più ampio: a tutti coloro che vivono nella Londra piena di disagi, dove bullismo e razzismo regnano, dove bisogna sottostare a delle leggi primarie e stringere i denti per andare avanti quotidianamente.

Le voci che si prestano a raccontarci questo lato di Londra sono quelle di Selvon, Ardan, Yusuf, Nelson e Caroline: a loro la vita ha tolto tanto e irrimediabilmente questo ha condizionato il loro modo di vivere e di vedere il mondo.

E ogni porta che si apriva era una storia. Faccia dopo faccia la gente mi diceva che la violenza era vera e stava proprio lì, che dovevo tenere alta la guardia, perché il prossimo potevo essere io.

Selvon si rifugia nella corsa e nell’allenamento fisico, Ardan nelle barre delle sue canzoni e del suo ritmo, Yusuf che cerca un rifugio, una casa, che non sia quella dove vive con la sua amma e suo fratello, entrambi profondamente depressi. Nelson invece attraverso i suoi ricordi ci racconta l’immagine di una Londra di qualche anni fa, quando lo spirito della rivolta iniziava a farsi avanti e iniziava ad emergere la follia profonda legata a questa città, che non in molti sono in grado di contrastare. Caroline ci racconta invece di quanto il passato segni la nostra vita e le nostre azioni.

Questi personaggi e la loro storia ci raccontano il lato di Londra delle moschee incendiate, del fuoco che ognuno di noi avverte dentro di sé e di come i palazzoni delle case popolari non amino i loro abitanti, nonostante loro si impegnino a rendere quei posti dei luoghi migliori; delle rivolte in strada razziste e delle vittime che hanno seminato, quasi senza neppur rendersene conto.

Così mi sono sentito quando ho capito che questo paese non ricambiava il mio amore, indipendentemente da quanto lo cercassi.

La nostra folle, furiosa città dà voce a questi personaggi con uno stile molto particolare e profondamente doloroso: non è stato semplice leggere delle emozioni dei personaggi, degli eventi narrati e di questo aspetto della Londra che tutti cercano di nascondere o di cui si parla sempre troppo poco. E’ bello che si possa osservare una sorta di piccola rivoluzione anche nella letteratura, sotto questo punto di vista. E’ fondamentale per poter sensibilizzare sempre un maggior numero di persone riguardo questi temi.

La nostra folle, furiosa città è un romanzo che ci invita a riflettere e a comprendere che molte volte, i luoghi dove cresciamo e le persone che frequentiamo ci condizionano molto, ma che a volte si ha la forza di trovare l’amore dove amore non c’è.

Non ho permesso alla città di impossessarsi della mia mente come ha fatto con altri. E adesso lo so. So che la sera degli scontri, quando la furia accecava la via, io sono scappato non per codardia ma per amore. Ed essere pronti a qualsiasi cosa per amore, in una città che l’amore lo nega, è un atto di ribellione.

La nostra folle, furiosa città ci parla di una verità che ci chiede di essere ascoltata e compresa.

Libro consigliatissimo, anche se leggerlo vi farà molto male.

Un ringraziamento speciale va alla casa editrice Fazi editore per la collaborazione.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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