interventi riguardo la giornata contro la violenza sulla donna 1

Prosegue questo primo capitolo della rubrica I can’t breathe, questa volta con gli interventi riguardo la giornata contro la violenza sulle donne delle persone che mi seguono e che hanno letto il mio articolo. Dato che gli interventi sono stati molti verranno divisi in più parti, oggi i primi 6 interventi.

ha pubblicato sul suo profilo Instagram la versione integrale del suo scritto, di cui vi lascio anche un piccolo estratto qui:

Nel mio piccolo posso. Fare. Dire. Parlare. Pensare. Ascoltare. Rispettare. Me stessa e chi mi sta intorno.

https://www.instagram.com/p/CIBTe-_ntZG/ qui potete leggerlo tutto, le sue parole e questo post meritano molto!

In Italia una donna ogni 3 giorni viene uccisa dal proprio marito o compagno. I motivi sono molti: la gelosia, continui litigi e la non accettazione della separazione. A causa di questi motivi viene messa in atto la violenza che può essere fisica, verbale o domestica.
A causa della pandemia da Covid19 gli episodi di violenza nei confronti delle donne sono aumentati molto. La casa, purtroppo non è sempre un luogo sicuro. Dall’inizio dell’anno i casi di femminicidio sono stati 91. Nel giorno per dire BASTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, ci sono stati altri due femminicidi (Veneto e Calabria). Viviamo, ancora in un paese sessista, classista, patriarcale, maschilista.
Il patriarcato ci sta uccidendo tutte piano piano. Le cose devono cambiare e subito perchè SIAMO STANCHE di subire tutta questa violenza e tutta questa umiliazione.
Tutte insieme un giorno riusciremo a distruggere questa società così tossica.
Ringrazio di vero cuore Giusi de La lettrice per avermi dato questa possibilità. Ho qui una piccola lista di libri e serie tv.
⚫LIBRI⚫
1) “Donne, razza e classe” di A. Davis -> Libro uscito negli USA nel 1981, è considerato uno dei testi pionieri del femminismo moderno. Il libro della Davis sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, tratta di uno storico studio sulle condizioni delle donne afroamericane durante la schiavitù. In esso viene ripercorsa la storia dimenticata della ribellione delle donne contro la schiavitù. Vengono raccontati tragici fatti della storia americana, frutto di miti ancora in voga come quello dello “stupratore di colore” e la “superiorità della razza bianca” ma anche di storie straordinaria di resistenza delle donne.

2) “Ferite a morte” di S. Dandini-> Nel libro la Dandini ci parla di storie di femminicidio. Dentro le mura domestiche si nasconde tanta sofferenza
silenziosa, questo prende il nome di violenza domestica. E’ un libro profondo e necessario, che dà però voce a tutte quelle donne che non sono state ai patti, pagando con la loro vita la loro disobbedienza.
3) “Leggere Lolita a Teheran” di A. Nafisi -> Dopo 20 anni di rivoluzione a Khomein, quando il campus e le strade di Teheran erano diventati teatro di violenza, Nafisi si è dovuto cimentare nello spiegare alle ragazze e ai ragazzi esposti molto alla catechesi islamica, una delle più brutte incarnazioni del “Satana occidentale”, ovvero la letteratura. Il libro è un meraviglioso atto di amore verso la letteratura.
⚫SERIE TV⚫
1) “Fleabag” -> E’ una serie tv britannica creata da NetflixUK e racconta la storia di una giovane donna londinese che ha una vita abbastanza problematica, causata da una famiglia disfunzionale ma anche a causa delle molte difficoltà legate alla gestione della caffetteria aperta con un’amica defunta e alla sua frenetica vita sessuale e sentimentale.

La violenza sulle donne è l’ultimo atto della precarietà dell’uomo — un pensiero che si estende a qualsiasi tipo di figura ritenuta socialmente o fisicamente superiore rispetto a un’altra.

Questo tipo di superiorità, non sostenuta da alcuna prova se non dalla tradizione, può essere portata avanti basandosi su un solo cardine: la mancanza di consapevolezza della parte “debole”. Le donne non hanno bisogno di essere protette dagli uomini, ma dalle bugie alle quali esse hanno imparato a credere per convenzione. Bugie che si sono insinuate nella pelle, aghi transdermici, rendendoci le prime a colpevolizzare le vittime, a prendere le distanze da ciò che ricorda in modo così sfacciato la nostra difficoltà di reale emancipazione. Bugie che si sono insinuate nel DNA delle madri, generatrici di vite spaventate. Quando spezziamo il circolo della colpevolizzazione, facciamo esplodere il potere patriarcale che si basa principalmente sulla vergogna, utilizzando le stesse donne come arma verso altre donne. Dall’autodeterminazione alla facoltà di denuncia — tutto ciò che non è vergogna è un attacco ben sferrato alla paura. E, senza paura, la violenza non esiste. 

Mi sono capitati episodi di violenza verbale tra donne. Visti o subiti. Ma nel mio quartiere stamattina hanno ucciso una ragazza di 30 anni incinta. L’ha uccisa suo marito. Sono affranta, sconcertata, affranta e senza parole. ?

Io di testimonianze (per fortuna) non ne ho però mi piacerebbe ricevere qualche consiglio su libri /film/serie tv da poter leggere per educarmi sul tema. Io ho letto “i volti del silenzio. Una storia vera” “amori molesti” di S.Bonino (questo lo consiglio caldamente perché me lo ha proposto la mia professoressa universitaria).

Di domande ce ne sarebbero tantissime ma credo che molte non abbiano risposta: perché un uomo arriva ad uccidere una donna? Perché per queste persone il concetto di amore è così legato alla violenza?

Cosa si può fare per aiutare le donne?
Come prevenire la violenza o, se è già avvenuta, come aiutare chi sta subendo?

Ci consiglia di leggere un suo articolo, vi lascio il link: https://www.chiasmomagazine.com/gender—blog/cose-il-catcalling-e-come-mai-ferisce-lentamente

Ci lascia anche una poesia:

Interventi riguardo

Ringrazio tutte le persone che hanno aderito all’iniziativa e hanno partecipato con i loro interventi riguardo la violenza sulle donne, domani verrà pubblicato un articolo con altri interventi simili, mentre poi martedì uscirà un articolo anonimo dedicato alle testimonianze che tre ragazze hanno deciso di affidarmi. GRAZIE.

Potete seguire la rubrica da questo link: https://lalettrice.altervista.org/lalettrice.altervista.org/categorie/i-cant-breathe/

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *