IN EXTREMIS. Recensione!

Ciao lettori, oggi vi parlo di un libro molto particolare scritto da ben tre autori! Vi piacciono i romanzi ambientati nel XIV secolo? Bene, allora questo libro potrebbe fare al caso vostro.

Ecco alcune delle caratteristiche del libro:

  • Titolo: IN EXTREMIS
  • Autori: Lorenzo Bailo, Simone Vercesi, Matteo Visconti.
  • Numero di pagine: 329
  • Codice ISBN: 9798623903525
  • Prezzo: 12.48€

Parto subito col dirvi che questo libro è stato associato agli oggetti in foto per vari motivi.

Vi chiederete perché c’è un centrino rosso, la risposta è che non avevo un oggetto rosso che potesse rappresentare al meglio il colore del sangue dei mercenari che hanno perso la vita in questo libro, di quelli che sono rimasti feriti e di quelli che infine sono rimasti feriti nel loro animo.

Questa è infatti una storia ambientata nel XIV e tratta di alcuni mercenari che sono stati incaricati di mettere al sicuro una donna, e la sua famiglia, perché lei viene accusata di eresia : apparentemente potrebbe essere simile a molti altri incarichi, ma sarà più doloroso e provocherà molte perdite perché saranno inseguiti per giorni dopo aver ucciso un inquisitore.

Personalmente avrei parlato un po’ di più della storia della donna e della sua famiglia, sarebbe stato bello leggere altro e avrebbe arricchito la ricostruzione del contesto storico in cui si ci trovava.

SPOILER ALERT!

E’ stato molto bello leggere i diversi punti di vista dei vari mercenari, Fabio, Roberto, Giovanni, Luca, Lorenzo, Alberto, Guido e Cesare; scoprire i loro sentimenti, i loro pensieri e soprattutto il loro modo di reagire alla morte, che sia propria o dei compagni ai quali sono molto legati. E’ infatti questo che accade quasi alla fine di ogni “macro sequenza” dove un personaggio ci lascia entrare nei suoi pensieri: muore qualcuno, il sangue viene sparso e scorre, si mischia al fango, alla terra, quasi come se fosse un processo del tutto naturale.

Fuggo un’ultima volta da tutto e tutti. Non sento più nulla, nessun rumore o sensazione. Non sento più le urla strazianti degli uomini morenti né il clangore dell’acciaio, non sento il cinguettio degli uccelli o il ronzio degli insetti. Non provo piacere per il venticello fresco sulla pelle né fastidio per il sole negli occhi. Non provo nemmeno più dolore. Più niente. Pace. Buio e silenzio.

E’ proprio per questo che nella foto troverete un fiore, per tutte le morti che ci sono state e che non sono state onorate o addirittura che sono finite nell’oblio e dimenticate. Questo romanzo fa onore a queste morti. Ho scelto il maglione bianco cenere perché è il colore che associo a quel periodo, il colore di un cielo che piange tante vittime, la distruzione di tante famiglie di sangue e non.

Le parti finali sono quelle che ho preferito di ogni sequenza, insieme a quelle dove si veniva a conoscenza di avvenimenti che ha vissuto singolarmente un solo mercenario.

In alcuni punti la lettura risultava un po’ difficile perché dopo aver rivissuto gli eventi qualche volta la storia ci sembra di conoscerla e si rischia di perderci dei dettagli fondamentali, per cui bisogna prestare molta attenzione e tenere alta la concentrazione.

Lo stile della scrittura è fluido e scorrevole, prima di leggerlo credevo che emergessero stili diversi in quanto gli autori potrebbero averne di differenti, ma hanno fatto un ottimo lavoro ed è tutto omogeneo e piacevole! L’unica variazione che c’è da una sequenza all’altra è infatti esclusivamente di tipo “psicologico” del protagonista in quanto ci mostra il suo punto di vista (ad esempio c’è chi si affida alla fede, chi no e addirittura la deride, chi è più attaccato ai beni materiali e chi meno, chi è più irascibile e chi è più pacato).

Ringrazio gli autori per l’opportunità che mi hanno fornito inviandomi una copia del libro, che ho trovato piacevole, ma con alcune pecche che ho provato a spiegarvi prima. Questo non vuol dire che sia un cattivo libro, anzi lo consiglio a tutti gli amanti del genere!

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A presto cari lettori! @la_lettrice_ • Foto e video di Instagram

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

3 Risposte a “IN EXTREMIS. Recensione!”

  1. Ciao carissima! Bellissima recensione, molto dettagliata e onesta. Ho apprezzato molto il fatto che non ti sia risparmiata e che hai messo in risalto anche alcune pecche, ti assicuro che non tutti lo fanno. Sembra una lettura molto interessante e diversa dal solito, spero di recuperarla presto ❤️

    1. Grazie mille! Sei sempre gentilissima. Prima di essere “perfette” le mie recensioni puntano ad essere sincere ed oneste, ed è bello che questo venga apprezzato. Grazie. ❣️

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