Giornata mondiale del libro. Quali sono i miei libri preferiti?

Ciao lettori! Eccomi tornata con un nuovo articolo, anche questo diverso dal solito. Oggi è la giornata mondiale del libro, e per parlarvene meglio ho deciso di parlarvi di un autore del cuore e dei miei libri preferiti (spoiler: i suoi rientrano tutti in questa categoria!).

Il mio autore preferito è Alessandro D’Avenia, ho letto tutti i suoi libri e non riesco mai a scegliere quando mi viene chiesto: “ma quale ti piace di più?”. Per cui vi parlerò in ordine cronologico in base alle mie date di lettura.

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Qual è il libro con cui l’ho conosciuto?

Il libro grazie al quale ho conosciuto Alessandro D’Avenia è “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Tutti in giro parlavano di quanto fosse bello il film e dopo averlo visto non ho resistito e ho dovuto leggere il libro. Una storia forte, che mi ha fatta piangere varie volte e che ancora adesso quando rileggo o riguardo mi scuote il cuore. E’ intima e profonda, ma allo stesso tempo sembra di viverla, di esserci dentro. Vi lascio le caratteristiche del libro qua:

  • Titolo: Bianca come il latte, rossa come il sangue
  • Autore: Alessandro D’Avenia
  • Casa editrice: Mondadori
  • Sono presenti varie edizioni, in vari formati e che hanno un prezzo diverso.
  • Sinossi: Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Qual è stato il secondo libro che ho letto?

Il secondo libro che ho letto è stato “Cose che nessuno sa”, anche questa storia mi è entrata nel cuore. E mi sono detta: ora devo leggere tutti i suoi libri, voglio saperne di più sullo stile e sulle tematiche che affronta nei suoi libri, vi lascio alcune delle caratteristiche del libro:

  • Titolo: Cose che nessuno sa
  • Autore: Alessandro D’Avenia
  • Casa editrice: Mondadori
  • Ci sono varie edizioni, in vari formati, con vari prezzi.
  • Sinossi: Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l’inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell’ostrica per l’attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l’irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'”Odissea”: così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.

Quali sono i libri che porterai per sempre nel tuo cuore?

Sono due, non posso parlarne separatamente. Sono “Ogni storia è una storia d’amore” e “L’arte di essere fragili, come Leopardi può salvarti la vita.”

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Qual è il suo ultimo libro letto?

Ultimo, ma non meno importante è “Ciò che inferno non è”, un libro che racconta in parte la storia di Don Pino Puglisi, che l’autore ha avuto la possibilità di conoscere. E’ una storia molto forte e che particolarmente scuote chi legge il romanzo, di fronte ad una realtà di cui troppo spesso non si parla.

  • Titolo: Ciò che inferno non è
  • Autore: Alessandro D’Avenia
  • Casa editrice: Mondadori
  • Sinossi: Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l’estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra “3P”, il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l’invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l’intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, ‘u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa… Con l’emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D’Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino.

Ciao letto, buona giornata del libro! @la_lettrice_ • Foto e video di Instagram

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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