Felici contro il mondo – recensione

Quando lessi il finale di Eppure cadiamo felici mi sentivo combattuta: da un lato sapevo che quella conclusione sarebbe potuta essere giusta e perfetta, dall’altro lato avevo troppa nostalgia dei personaggi e ne volevo sapere di più. Felici contro il mondo rende ancora più vera, umana e profonda la storia che già era stata ampiamente strutturata nel primo romanzo: aggiunge aneddoti e luci diverse a molti personaggi, che conosceremo meglio.

Felici contro il mondo
  • Titolo: Felici contro il mondo
  • Autore: Enrico Galiano
  • Casa editrice: Garzanti
  • Numero di pagine: 410 circa
  • Codice ISBN: 9788811815402
  • Prezzo: 18.60€ cartaceo, 9.99€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

Quanto mi eri mancata, Gioia Spada.

E’ sempre la stessa ragazza fisicamente, ma forse qualcosa dentro di lei è cambiato, qualcuno l’ha cambiata: ha sempre Giovanna con cui confidarsi, ma deve convivere con il vuoto che Lo le ha lasciato dentro di sé: ma convivere con un vuoto vuol dire accettarlo o ignorarlo e tentare di andare avanti?

All’inizio il nuovo anno scolastico non sembra neanche tanto male: ha delle nuove opportunità e quasi tutti hanno smesso di guardarla come se fosse “strana” solo perché con interessi e attitudini diverse dalle loro, ma Gioia lo sa che questo è solo parte di un fragile equilibrio destinato a crollare e queste incertezze la spaventano, tutte le incognite che le riempiono i pensieri la spaventano e tutte le scelte che potrebbe ritrovarsi a dover compiere la spaventano. Sì, lo so, ho ripetuto tante volte “spaventano”, perché la paura è tra le emozioni chiave di tutto il romanzo: della vita di Gioia che è un’adolescente con una famiglia particolare e un passato altrettanto particolare, ma anche della vita dei personaggi che si alterneranno nel corso della storia.

Affrontare le nostre paure è molto difficile, il professor Bove lo sa bene e questa profonda consapevolezza sarà fondamentale: si dice che solo chi ha provato un’emozione possa comprenderla a pieno e aiutare chi vive un qualcosa di analogo, come in questo caso Gioia.

Gioia è una ragazza di cui troppo spesso qualcuno si è dimenticato di prendersi cura, e forse da sola non riesce a farlo benissimo con se stessa: è anche per questo che quando prova tanta paura, cade, perde di vista tutti i suoi obiettivi e decide di mollare; ma dopotutto, non era lei stessa a scriversi sul braccio che la felicità sta nelle cose che cadono? Quando proviamo paura ci si annebbia il cervello e non riusciamo a ragionare lucidamente, forse guardandoci allo specchio a tratti stentiamo a riconoscerci, per questo abbiamo bisogno di poter contare su qualcuno, quel qualcuno che è in grado di ricordarcelo.

Non parlo oltre della trama, perché questo è davvero un libro tutto da vivere, con il fiato sospeso e la matita per sottolineare le parti più importanti in mano, immergendosi completamente nell’odore di un libro fresco di stampa. Per cui mi soffermerò un po’ di più sui personaggi.

Si chiede se quello che sta facendo è cercare di risalire o provare a toccare il fondo. Ha la strana sensazione che le due cose, alla fine, siano la stessa. Ma per scoprirlo, il fondo lo deve toccare davvero.

La protagonista di Felici contro il mondo è ovviamente Gioia Spada, quella ragazzina lì che passa spesso inosservata, con le lentiggini e i capelli rossi, una passione per la fotografia e per le parole intraducibili; una ragazza che forse è diventata adulta già da molto tempo, a causa di situazioni che si è ritrovata a vivere, ma che non riesce a comprendere quando è che ci si può definire grandi: serve un’età? Un traguardo? Un lavoro? Forse non esiste una risposta a questa domanda, oppure forse sì.

Il suo personaggio mi è entrato nel cuore sin dalle prime righe di Eppure cadiamo felici, perché nei suoi pensieri ci rivedevo spessissimo pezzi di me, di gioia appunto, ma anche di sofferenza, di passioni, di desideri per il presente, il passato e il futuro. Mi hanno subito affascinata moltissimo le parole intraducibili che usa scrivere su un suo quadernetto e mi sono rivista anche in lei quando nel corso di Felici contro il mondo ha vissuto un periodo buio nel quale non riusciva a ritrovarsi, era come persa. Di Enrico Galiano mi ha sempre affascinato questo: utilizza parole semplici, anche la storia che racconta è abbastanza semplice, ma ha una grandissima capacità di arrivare al cuore del lettore e di conquistarlo, farlo sentire capito e meno solo. E’ questo quello che fanno i buoni libri, ed è questo quello che sono stati in grado di fare i suoi romanzi con me.

Un altro personaggio che farà per sempre parte del mio cuore è sicuramente il professor Bove: completamente fuori dagli schemi, ama fare lezioni che in parte sono inerenti al programma di filosofia che dovrebbe insegnare, ma che soprattutto arrivano al cuore dei ragazzi perché parlano di loro, della vita, del mondo… e lo fa in un modo tutto strano! Con pasticcini, noci, secchi d’acqua, specchi… Mi affascina la sua figura perché è il professore che tutti vorremmo avere, e che nel nostro profondo tutti noi vorremmo essere: è grazie alle sue lezioni diverse e alternative se Gioia è riuscita ad affrontare molti degli eventi che si sono susseguiti, lui stesso per Gioia è stato fondamentale per svariati motivi, ma anche per il suo passato…

Insegno quello che insegno non nonostante io abbia fatto un errore, ma proprio perché l’ho fatto. Aver sbagliato così tanto è proprio ciò che mi rende sicuro di quello che insegno, che fa sì che io creda così tanto a ogni singola parola che dico. Faccio quello che faccio perché sento di poter salvare qualcuno, e ogni volta che mi pare di riuscirci, ogni volta che vi guardo negli occhi e vedo che ci credete, che credete in voi stessi, che sentite che io credo in voi, un pochino salvo me stesso. Ogni volta che vi sentite protetti, io un pochino mi proteggo. Ogni volta che i vostri occhi ridono, un pochino mi sembra che ridano anche gli occhi dentro la foto che mi guarda ogni mattina.

Lo stile dell’autore è unico e inimitabile, mi conquista sempre di più e non riesco a staccarmi dalle pagine: le descrizioni dei luoghi, delle emozioni, dei dialoghi sono ben strutturate e il lessico è medio, non banale, ma neanche troppo alto da risultare difficilmente comprensibile. La cosa bella dei suoi romanzi è che sì, sono rivolti per lo più a un pubblico giovane, ma per esempio la figura del professor Bove e quello che vive possono interessare un pubblico ampio ed eterogeneo, anche grazie alla storia di Gioia stessa. Il personaggio di Lo ha avuto un ruolo più marginale in Felici contro il mondo, ma anche le vicende che lo riguardano e tutta la storia che ruota attorno a lui sono importantissime.

Le tematiche affrontate sono moltissime, dall’amicizia all’amore, dal vuoto all’assenza, dalla famiglia alla solitudine, dalla gioia al dolore, ma si parla moltissimo di inclusione: accettare tutti a prescindere dal denaro che possiedono, dagli oggetti di nuova generazione, dal colore della pelle, dagli interessi, l’orientamento sessuale e i vari problemi e le difficoltà che possono sorgere nella vita di tutti i giorni di una qualunque persona. Il ritmo è incalzante e vi ritroverete all’ultima pagina senza sapere come. Bellissimo e consigliato alle persone di qualsiasi età che abbiano voglia di emozionarsi, sperare, soffrire e gioire insieme ai protagonisti di questa storia.

Ciao Gioia, rimarrai sempre nel mio cuore.

Arrivederci professor Bove, spero di riuscire a essere brava come lei.

Sull’autore:

Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2020 il Sole 24 Ore lo ha inserito ella lista dei 10 insegnanti più seguiti del web. Con le sue lezioni divertenti e un po’ fuori dal comune, è uno dei professori del programma La Banda dei FuoriClasse, trasmesso da Rai Gulp. Il segreto di un buon insegnante per lui è: “NON TI ASCOLTANO, SE TU PER PRIMO NON LI ASCOLTI”. Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per il mondo co uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore. Il suo romanzo d’esordio, Eppure cadiamo felici, in corso di traduzione in tutta Europa, è stato il libro rivelazione del 2017 e ha vinto il Premio internazionale Città di Como come migliore opera prima e il Premio cultura mediterranea. Con Garzati ha pubblicato anche Tutta la vita che vuoi, Più forte di ogni addio, Dormi stanotte sul mio cuore e L’arte di sbagliare alla grande. Felici contro il mondo è la sua ultima pubblicazione.

Ringrazio la casa editrice Garzanti per la bellissima opportunità che mi ha concesso.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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