Don’t look up – recensione

Una denuncia sociale che andrebbe ascoltata: Don’t look up è questo. Le vicende e le emozioni trasmesse ci invitano a riflettere.

Don't look up
  • Titolo: Don’t look up
  • Regista: Adam McKay
  • Data di uscita: 8 Dicembre 2021
  • Dove guardarlo: è disponibile su Netflix, link qui
  • Durata: 2 ore 20 minuti circa
  • Trama:

La sopravvivenza della specie umana sulla Terra è in grave pericolo: una meteora si schianterà tra qualche mese sul nostro pianeta e l’impatto sarà tale da distruggere qualsiasi forma di vita, attraverso una serie di reazioni intrinsecamente collegate tra di loro. La dottoranda Kate Dibiasky e l’astronomo Randall Mindy sono i primi ad accorgersene: lanciano un grido di allarme che non viene prontamente accolto dal Governo statunitense, così invano tentano di farsi ascoltare dai giornali, trasmissioni televisive e quant’altro. Ma il tempo passa, la minaccia diventa sempre più incombente e anche altri scienziati iniziano a dargli ascolto, a trovarsi in accordo con i loro calcoli e le loro previsioni.

Così ha inizio una catena di reazioni da parte dei diversi governi, capitalisti, negazionisti, complottisti e così via: è un crescente caos che sembra entrare a far parte della vita di ognuno, facendo perdere a molti il senno della ragione, degli affetti, mentre ad altri ne fa scoprire di nuovi. I mesi, poi le settimane, poi i giorni che mancano all’impatto sono ormai pochi: qualcuno sarà riuscito a intervenire e a debellare la minaccia? Qualcuno riuscirà a salvarsi? E se sì, un’élite molto ristretta o la maggior parte dei cittadini?

Per dare un’occhiata al trailer e farvi un’idea generale sul contenuto del film cliccate play qui:

  • Valutazione degli attori e della recitazione complessiva:

Leonardo Di Caprio sicuramente non ha bisogno di alcuna presentazione, anche se in questo film è stata diversa l’impressione che ha dato questo personaggio: come sempre l’attore è totalmente calato all’interno delle vicende e la recitazione non sembra altro che la realtà di ciò che vive e sente (probabilmente anche vista l’incredibile attualità delle tematiche affrontate in questo film), ma si perde quell’introspezione del personaggio tipica, ad esempio, di Shutter Island o Inception, in quanto l’interpretazione è diretta, lascia poco all’immaginazione. La valutazione complessiva per la recitazione è molto positiva: ogni personaggio sembrava vivere e sentire profondamente ciò che poi effettivamente recitava, anche se chi forse è riuscita a farlo meglio in questo film è Jennifer Lawrence (la dottoranda) perché dalle sue parole, dalle sue espressioni si avverte profondamente il senso di paura e allo stesso tempo di impotenza che prova ognuno di noi quando si ritrova a vivere situazioni parallelamente simili alla sua.

  • Valutazione complessiva del film e opinione personale:

L’ambientazione e la cura nella strutturazione e composizione del film sono un punto a favore in una valutazione complessiva: gli elementi e gli eventi inseriti all’interno della produzione sono coerenti e coesi tra di loro, per cui anche escludendo le tematiche affrontate è sicuramente un ottimo film. Unica pecca è la lunghezza: verso la fine si avverte un po’ di pesantezza per la durata, ma credo dipenda molto anche dal proprio umore e dalla propria voglia al momento della visione!

Le tematiche affrontate sono molto attuali e fanno riflettere molto lo spettatore, anche solo inconsciamente: questa sensazione di indifferenza verso una minaccia che potrebbe causare solo morte e devastazione ci ha accompagnati anche nei primi mesi (e forse c’è ancora) della pandemia che stiamo vivendo. C’è stata e c’è tuttora una negligenza che parte dai governi, ma che è insita in molte persone che purtroppo rimangono indifferenti di fronte ai disagi e alle persone venute a mancare a causa di questo terribile virus. Il tutto, però, è stato presentato quasi in chiave tragicomica in Don’t look up: tante sono state le scene “divertenti” che però nascondevano un significato profondo, tremendamente negativo e reale; forse è proprio in questo aspetto che risiede la vera ragione per cui mi sento di consigliare questo film: fa riflettere sulla società odierna, su chi la governa e anche su come sarà nel futuro (che sia immediato o nel lungo periodo), sull’indifferenza e sul complottismo che si nasconde dietro ogni evento di simile portata, sulla natura umana che è spesso portata a inseguire meri fini personali, piuttosto che agire per un interesse comune a tutta l’umanità.

Per leggere altri miei consigli su dei film cliccate qui

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *