Derive di Luca Burla

La società sta andando in frantumi, ma il tutto è celato da un fitto velo di ipocrisia e indifferenza: ecco la denuncia di Derive di Luca Burla.

Derive
  • Titolo: Derive
  • Autore: Luca Burla
  • Casa editrice: Bookabook
  • Numero di pagine: 120 circa
  • Codice ISBN: 9788833235264
  • Prezzo: 13.00€ cartaceo, 6.99€ e-book
  • Link per saperne di più cliccando qui

Cinque uomini, cinque storie diverse, ma la realtà in cui si trovano a interagire è apparentemente sempre la stessa: corrotta, crudele e spietata. Le loro vite stanno andando alla deriva, non hanno nulla di speciale o di particolarmente eclatante per cui dovrebbero essere considerate maggiormente di altre, eppure l’autore è di questi cinque personaggi che ci parla. Ognuno di loro ha un passato, che inevitabilmente ha segnato la persona che è diventata, ma ognuno di loro ci apre uno squarcio sulla sua attuale quotidianità, anche lasciandoci osservare la propria intimità: l’uomo che osserva la città vuota, l’uomo scappato da un mondo crudele solo per trovarne un altro, quello che invece ricerca la sua identità focalizzandosi sulla ricerca di qualcos’altro, chi si rifugia nei ricordi di esperienze passate, chi dentro le mura prigioniere e mute della propria casa. Non voglio approfondire la trama di questi cinque racconti, perché penso che vada scoperta passo per passo, viaggiando attraverso l’introspezione dei suoi protagonisti!

Il lettore osserva gli squarci di vita dei personaggi e ne viene profondamente toccato, si sente a volte infastidito dagli eventi che vengono raccontati, dallo stile crudo adottato dall’autore, diretto e spietato: non lascia nulla da intendere, ciò che c’è da sapere è tutto scritto, è una verità che chiede al lettore di essere ascoltata. Il contenuto di ogni singolo racconto smuove la coscienza del lettore che si rivede talvolta in una parte, talvolta in un’altra e si rende conto di far parte anch’esso di questa società che sempre più velocemente si avvicina alla deriva, senza però accorgersene, o forse senza avere il coraggio di ammetterlo. Leggendo con molta rapidità queste storie si avverte come la sensazione di essere in una sala di interrogatori, dove ogni personaggio è costretto a confessare ciò che sente, a mettersi a nudo per essere analizzato, condannato, compreso o semplicemente osservato dal lettore: le storie si susseguono, le emozioni si accavallano in un climax sempre più ascendente che mina la sensibilità e l’emotività del lettore, che dopo aver girato la pagina finale del libro si ritrova senza parole, per qualche secondo, ha bisogno di rielaborare tutto ciò che ha appena letto.

Il lessico utilizzato è molto variegato, muta in base alla situazione, ai personaggi coinvolti e alle emozioni di cui si parla, di quelle che si vuole suscitare, ma le parole utilizzate dall’autore sembrano il frutto di una scelta molto attenta e minuziosa: ognuna di esse, infatti, smuove qualcosa all’interno del lettore, risveglia qualcosa di sopito o amplifica qualcosa che già faceva parte del flusso dei pensieri di chi scorre le pagine di Derive. Il linguaggio è però sempre crudo, diretto e preciso: l’autore non ha paura di utilizzare parole meno “accettate”, usa semplicemente i giusti termini per descrivere le situazioni, le uniche parole che realmente rispecchiano ciò che ha da dire, che agli altri possa andare bene o meno. Conseguenzialmente anche lo stile e il ritmo della narrazione differiscono in base ai vari punti delle storie: talvolta più introspettivi e lenti, altri invece più incalzanti e discorsivi. Queste diverse “tipologie” creano un mix perfetto che rende questo libro piacevole da leggere, perfettamente coeso e coerente nel corso del susseguirsi delle storie, mai pesante e anche grazie alla sua brevità si legge davvero in poco tempo.

Questa brevità non corrisponde però a una povertà tematica, in quanto all’interno di ogni singolo squarcio di vita di questi protagonisti tutti maschili, vi si possono ritrovare una moltitudine di spunti riflessivi e tematiche molto attuali. Nel caso del primo racconto, per esempio, possiamo osservare molte analogie con la situazione pandemica che abbiamo vissuto negli ultimi anni: terrorismo mediatico, diffusione di fake news facilmente alimentate dall’ignoranza e dalla disinformazione che regnano sovrane, le città vuote che rispecchiavano i nostri stati d’animo mentre le guardavamo, il silenzio e la solitudine in cui spesso abbiamo preferito chiuderci, in cui a volte siamo stati forse costretti a farlo. Ma, proseguendo la lettura, troviamo molti spunti riflessioni sulla violenza, sugli abusi, sulla morte e sulla cattiveria che è onnipresente nella nostra realtà quotidiana; forse, tacitamente, ci siamo arresi all’idea che esistano e ci comportiamo di conseguenza, rifugiandoci nelle proprie illusioni. Speranze, illusioni, affetti e amicizie, rifugi di cui si ha bisogno per non crollare… insomma, nei racconti di Derive potete trovare questo e molto altro!

L’autore di Derive ha saputo costruire delle storie in grado di creare realmente uno stordimento all’interno del lettore, chiedendogli una necessaria presa di coscienza, chiedendo a tutti noi di riflettere. L’edizione di questo libro è stata anche molto curata: oltre alla bellissima copertina che rispecchia molto lo stile cupo e riflessivo della raccolta, per ogni racconto è stata inserita una piccola illustrazione, che personalmente ho apprezzato molto!

quando hai scelto questo lavoro nessuno ti ha detto come stavano realmente le cose, che siamo sprofondati così tanto dentro a tutta questa violenza, a tutto questo rancore e a tutta questa merda, al punto da non poter più vedere oltre. […] La vita non è che un lento e inesorabile affondare […]

Io non sono più speciale di ogni filo d’erba che cresce su questa collina, sei tu che vuoi che lo sia. Perché la mia eccezionalità renderebbe di riflesso eccezionale te, e quindi anche la tua vita. Ma tutta la tua vita non è nient’altro che la risultante di un’infinita serie di avvenimenti probabili che si sono realizzati, e questo ti ha portato qui oggi. Non un grande destino, non una vita eccezionale, ma la tua semplice banalità.

Sull’autore:

Nato a Piacenza nel 1981, attualmente risiede a Parma, città in cui lavora e vive con la compagna Laura, il figlio William e la gatta Broomhilda. Dalla sua passione per le storie nasce Derive, il suo libro d’esordio.

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Pubblicato da lalettrice

Mi chiamo Giusi, ho 20 anni e sono calabrese. Amo rifugiarmi nei libri. Amo la poesia, credo che proprio come diceva Shakespeare, attraverso le parole delle poesie rendiamo immortali i nostri sentimenti. Amo anche aiutare autori emergenti o case editrici a far conoscere stupendi libri. Grazie a chiunque spenderà il suo tempo a leggere le mie parole, siete preziosi. Vi voglio bene.

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